La Guardia Costiera sequestra una rete a strascico
Portoferraio (Livorno) 2 febbraio 2020 – Nel pomeriggio di giovedì 30 gennaio la motovedetta CP 2117, unità navale di Polizia Marittima della Guardia Costiera di Portoferraio, con a bordo un team ispettivo di militari specializzati, nel corso di un’attività di vigilanza sulle attività di pesca nella propria area di giurisdizione, ha individuato al largo di Porto Azzurro un peschereccio iscritto nella marineria di Castiglione della Pescaia che utilizzava una rete non conforme alle vigenti normative in materia di attrezzi da pesca.
In particolare, l’unità, autorizzata alla pesca a strascico, era intenta ad effettuare attività di pesca con una rete che possedeva nella sua parte terminale, il sacco, una ulteriore e non regolamentare parte di rete con maglie di ampiezza non superiore ai 15 mm nettamente inferiore al limite di 40 mm previsto per reti a strascico. Con tali dimensioni infatti lo strumento di pesca diventa non selettivo in quanto consente la cattura anche di specie di novellame o sottomisura impedendone la crescita e la riproduzione con grave danno per la risorsa ittica.
I militari hanno pertanto elevato una sanzione amministrativa di 2.000 euro e la rete irregolare a strascico di lunghezza di 25 metri è stata posta sotto sequestro unitamente al prodotto ittico, circa mezzo quintale, trovato a bordo al momento del controllo.
Il giorno seguente l’attività, a seguito dei controlli effettuati dal medico veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale, tra l’altro di recente firmataria di apposito protocollo di intesa con la Direzione Marittima della Toscana, il pescato sequestrato è stato donato in beneficenza ad Ente caritatevole operante sul territorio elbano a favore dei più bisognosi.