“Guerra alle regioni rosse e alle ong”, la festa de l’Unità diffusa apre sulle politiche migratorie. Presente anche lo stand di Emergency
"Guerra alle regioni rosse e alle ong"
Livorno 4 settembre 2024 – “Guerra alle regioni rosse e alle ong”, la festa de l’Unità diffusa apre sulle politiche migratorie
La Festa dell’Unità diffusa a Livorno si apre il 5 settembre all’ex Cinema Aurora, in Viale Ippolito Nievo 28, alle ore 17.30, con un dibattito dedicato alla sfida delle politiche migratorie.
Le migrazioni internazionali costituiscono uno dei temi contemporanei più accessi nel dibattito e nell’agenda politica, sia in Italia, sia in Europa.
Sulle risposte da dare a questa sfida, nel nostro Paese si definiscono le identità politiche dei partiti e dei movimenti e si muove il consenso elettorale. Tuttavia, spesso si sa poco o niente delle migrazioni, e si ignorano soprattutto le cause che stanno alla base di questo fenomeno.
L’attuale destabilizzazione del Nord Africa, i conflitti in Medio Oriente e gli spostamenti epocali di masse di persone migranti alla ricerca di sicurezza e di condizioni di vita dignitose fanno del Mediterraneo e delle rotte balcaniche un’area cruciale dello scenario geopolitico internazionale, che non trova ancora una risposta adeguata da parte dell’Europa e del nostro Paese.
In Italia, infatti, far diminuire gli sbarchi è diventato uno degli obiettivi ricorrenti delle politiche recenti. Si è passati dalla così detta strategia dei “porti chiusi “con il Decreto Salvini bis del 2019 che ha causato lunghi tempi di attesa per le navi di soccorso con i naufraghi a bordo; all’attuale Decreto Piantedosi, di natura punitiva, con cui si è riusciti a ostacolare le azioni di soccorso e ad applicare sanzioni alle navi.
Secondo alcuni report pubblicati dalle organizzazioni umanitarie nel 2023 le operazioni di soccorso sono state ostacolate. Ostacolate non solo attraverso i fermi amministrativi ma anche attraverso l’assegnazione di porti per lo sbarco molto lontani.
Come conseguenza, nello scorso anno, la Toscana ha registrato più sbarchi rispetto alla Sicilia e alla Calabri.
L’azione del Governo si è dimostrata, più che una strategia di gestione dei flussi migratori; una guerra alle regioni rosse e alle ong, le cui navi oggi garantiscono il salvataggio di migliaia di vite umane in mare.
Come giustificare altrimenti gli zero sbarchi a Palermo da due anni e mezzo a questa parte e gli oltre 1210 di Marina di Carrara; i 1141 di Ravenna e 696 di Livorno?
In questa guerra che scoraggia i soccorsi, tenendo la flotta umanitaria lontana dal Mediterraneo hanno perso la vita centinaia di persone. Altre sono state costrette a vivere sofferenze a bordo delle imbarcazioni di salvataggio in viaggi che si sono allungati di 4-5 giorni per raggiungere i porti assegnati dal Viminale.
Di fronte a questo scenario, seppur la Toscana si sia fatta trovare sempre pronta, grazie alla rete di tutti i soggetti interessati (prefetture, comuni, autorità portuali , autorità marittime, usl etc. ) dimostrando umanità ed efficienza nella gestione degli sbarchi , è necessario cambiare rotta e programmare una strategia nazionale ed europea capace di gestire effettivamente i fenomeni migratori, restituendo dignità e giustizia alle tante persone che chiedono accoglienza, mediante una modifica del Regolamento di Dublino, affinché si possa uscire da logiche emergenziali e solo apparentemente securitarie e costruire una strategia europea basata sul rispetto dei valori della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e del rispetto dei diritti umani.
Saranno questi gli argomenti affrontati nel dibattito che vedrà come relatori e relatrici:
Serena Spinelli, Assessore alle politiche della Regione Toscana
Daniela Cuomo, Responsabile cooperazione sanitaria e iniziative locali CSRM
Mario Spallino, Gruppo volontari di Emergency Livorno
Antonio Cerqua, Consigliere delegato Iscos Toscana
Francesco Battistini, Segreteria regionale PD politiche migratorie
Modera: Barbara Bonciani, Sociologa, docente dell’Università di Pisa
Saranno presenti gli stand di Emergency, Mezzaluna Rossa Kurdistan e CESDI.