I Carabinieri trovano i “Bonnie e Clyde” di Livorno: droga addosso e refurtiva a casa
Livorno – Nella prima mattinata odierna, i Carabinieri della Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, hanno eseguito ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un 25enne tunisino, contestualmente denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, e, unitamente alla moglie, una 29enne livornese, per il reato ricettazione.
I Carabinieri, fin dalle prime ore del mattino, si erano recati c/o il domicilio dell’uomo al fine di sottoporlo alla nuova misura degli arresti domiciliari. Lo stesso era già sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, misura ritenuta non più idonea dall’A.G., in ragione della mancata osservanza della stessa, come già segnalato dagli stessi militari dell’Arma.
In un primo momento il nordafricano non veniva trovato presso la propria abitazione, dove peraltro non rispondeva nessuno. Alcune macchie all’ingresso insospettivano i Carabinieri intervenuti sul posto, che peraltro sentivano che all’interno dell’abitazione era presente un cane.
In un breve lasso di tempo, attivate repentine ricerche nelle immediate vicinanze del domicilio, i militari trovavano l’uomo mentre si aggirava nei vicoli limitrofi.
Bloccato immediatamente, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di tre ovuli di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo cocaina.
Rimaneva tuttavia il sospetto che all’interno dell’abitazione potessero essere presenti altre persone e/o altra sostanza stupefacente.
Il 25enne tunisino non era in possesso delle chiavi di casa al momento della perquisizione, e lui stesso dichiarava di entrare, utilizzando il tubo della grondaia, dal balcone lasciato aperto.
Pertanto gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile, con il prezioso aiuto dei Vigili del Fuoco di Livorno, utilizzavano una scala per introdursi nell’appartamento, dal già citato balcone. Messo in sicurezza il cane, iniziavano un’attenta perquisizione dell’appartamento e, giunti nella camera da letto, trovavano la 29enne donna livornese, nascosta nel vano/cassettone interno del letto matrimoniale. La stessa pienamente cosciente, aveva tentato di nascondersi alla vista dei Carabinieri.
Nel proseguo della perquisizione domiciliare, si rinveniva materiale utile al confezionamento di sostanza stupefacente, corrispondente a quello trovato addosso al giovane tunisino, oltre a un bilancino di precisione.
Ancora una volta l’attenzione dei militari dell’Arma veniva attratta da un’anomalia: la presenza di un blocco di alcuni documenti d’identità non corrispondenti ai due interessati.
Proprio in quegli istanti, transitava sotto l’abitazione, un uomo che, notato dai militari, corrispondeva al titolare dei documenti rinvenuti nell’abitazione dei coniugi.
Il 48enne livornese, spiegava ai Carabinieri di essere stato vittima di un furto poco prima, mentre effettuava delle consegne per lavoro. Il borsello contenente i documenti, del denaro e un telefono cellulare, gli era stato asportato dal veicolo in sosta, mentre si era allontanato momentaneamente dallo stesso.
Il borsello veniva rinvenuto e riconosciuto all’interno dell’abitazione dell’uomo e della donna. Veniva restituito immediatamente all’uomo, all’atto della formalizzazione della querela, con il denaro e i documenti, ma purtroppo senza il telefono cellulare.
La coppia di malfattori è ormai ben nota alle autorità livornesi. I Carabinieri di Livorno, dall’inizio del 2019, hanno già arrestato i due per il furto di un motorino e li hanno denunciati per la ricettazione di un altro veicolo a due ruote. Nello stesso periodo anche i Carabinieri di Viareggio, incappati nei due, li hanno arrestati per rapina.
Al termine delle formalità derivanti dalle attività svolte venivano sanciti i seguenti provvedimenti: il 25enne tunisino veniva sottoposto agli arresti domiciliari, denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, e denunciato per ricettazione in concorso con la 29enne moglie livornese.