I centri sociali per anziani diventeranno luogo di aggregazione tra più realtà. Dibattito pubblico in Borgo
Livorno 6 ottobre 2024 – I centri sociali per anziani diventeranno luogo di aggregazione tra più realtà. Dibattito pubblico in Borgo
“Le cose che abbiamo in Comune. Dai centri sociali per anziani alle Case di quartiere”
Per la forza politica Livorno Civica che ha organizzato il dibattito pubblico presso il Centro Anziani Mencacci, con il sostegno dell’associazione Cambiamenti è stato un grande successo
L’evento ha visto la partecipazione della vicesindaco Libera Camici, con delega ai Consigli di zona e alla promozione dei quartieri, e dell’assessore Andrea Raspanti, responsabile delle politiche per la coesione sociale e il terzo settore.
Il tema centrale dell’incontro, intitolato “Le cose che abbiamo in Comune. Dai centri sociali per anziani alle Case di quartiere”, è stato la necessità di ripensare i Centri sociali per anziani, rendendoli spazi flessibili e inclusivi, capaci di rispondere alle esigenze di più generazioni.
A Livorno esistono attualmente dieci strutture dedicate agli anziani, per le quali sono in corso di aggiornamento le convenzioni di affidamento.
Durante il dibattito, si è discusso di come queste strutture possano diventare luoghi di socialità non solo per gli anziani, ma aperti anche ad altre fasce della popolazione, specialmente i giovani.
L’obiettivo è creare centri polifunzionali che promuovano la collaborazione tra diverse realtà del territorio, dando spazio a iniziative condivise e sperimentando nuove forme di gestione partecipativa.
La partecipazione alla serata è stata massiccia, con la sala gremita di cittadini interessati. Il dibattito ha continuato a vivacizzarsi anche durante una cena conviviale, dimostrando come la socialità possa diventare uno strumento efficace di partecipazione politica.
Tra le proposte emerse, si è discusso della possibilità di non chiamare più questi spazi “Centri anziani”, ma “Centri di aggregazione”, con una gestione affidata tramite bandi di co-gestione aperti a diverse realtà locali.
Si apre quindi una nuova fase per la partecipazione civica a Livorno, dove il coinvolgimento attivo e l’integrazione dei bisogni della comunità diventano strumenti di crescita e coesione. Il fine ultimo è una città più inclusiva, dove nessuno si senta solo e dove le differenze generazionali si trasformino in risorse per il benessere comune.