Cronaca 21 Marzo 2022

I giovani e la società: come crescere cittadini responsabili? La tavola rotonda al Vespucci-Colombo

Livorno 21 marzo 2022

Ascoltare i giovani, anche nei loro silenzi, leggere con loro la Costituzione ed essere disponibili a costruire insieme progetti futuri: questi gli spunti emersi dalla Tavola Rotonda organizzata dall’Istituto sul tema “Punti di convergenza – i giovani e la società: come crescere cittadini responsabili?” alla presenza della Dirigente Scolastica Francesca Barone, che ha fatto gli onori di casa.

A rispondere alla domanda erano stati chiamati la avvocata Aurora Matteucci, Presidente della Camera Penale di Livorno, la dottoressa Paola Catastini, psicoterapeuta e il sindaco Luca Salvetti, nonché Pietro Caruso, come genitore e vicepresidente della provincia e la dottoressa Tiziana Rapisarda per l’USP.

Dopo il quadro fatto dalla professoressa Monica Dal Monte, docente di italiano dell’IIS Vespucci-Colombo, ex referente per l’inclusione, di una gioventù indifferente e scollata dalla attività scolastiche – senza guardare ai quotidiani fatti di cronaca anche cittadina – e di famiglie spesso incapaci di gestirla – che chiedono alla scuola aiuto – , da cui sono emerse sia tutte le difficoltà relazionali sia tutte le strategie messe in atto dalla scuola per supportare le ultime generazioni, è toccato a Michela Berti, giornalista della Nazione il compito di moderare i vari interventi tessendo la tela delle risposte.

L’appassionato intervento della avvocata Matteucci ha fatto riflettere il pubblico sulla bellezza della Costituzione, in particolare dei primi articoli, che ha suggerito di leggere e analizzare nelle classi, insieme al “Discorso sulla Costituzione” di Piero Calamandrei, non per parlare del passato, ma per comprendere come “la Costituzione non è una macchina che va da sé, ma perché si muova, ha bisogno dell’impegno, dello spirito , della responsabilità di ognuno a mantenere le promesse espresse”, dunque attiva partecipazione alla vita sociale in ogni settore.

E’ stata poi la volta della dottoressa Catastini, che ha diviso gli adolescenti di era Covid in due gruppi, invitando i docenti a lavorare soprattutto con il gruppo dei resilienti, cioè di coloro che hanno saputo reagire alle restrizioni e si stanno riprendendo le lor vite in questo anno, perché con gli altri, già fragili, finchè restano tali non potranno diventare responsabili. Agli adulti, quindi il compito di mettersi nei loro panni, di riconoscere quello che realmente possono darci, di vedere anche fra le righe senza giudicare ed aiutarli a costruire i loro progetti.

A questo proposito il sindaco, Luca Salvetti, che in questo periodo ha incontrato spesso le delegazioni studentesche ed ascoltato le loro proteste, si è sentito invitare alle loro assemblee di istituto ed ha deciso di istituire un consiglio degli studenti a livello cittadino, ha offerto loro spazi pubblici per potersi incontrare in gran numero, ad esempio il PalaBastia e si è aperto ad un confronto con loro sui temi della movida cittadina – segno di istituzioni presenti, attive e desiderose di coinvolgere i giovani. Aspetto rinforzato anche dalla dott.Tiziana Rapisarda, colonna dell’USP assolutamente convinta dell’importanza del buon esempio e della presenza al fianco dei giovani, come pure Pietro Caruso, vicepresidente della Provincia, ma anche genitore e dirigente sportivo, per il quale la chiarezza del dialogo e l’unità di intenti fra i vari soggetti educativi può essere fonte di ottimismo.

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