I Mori “musicisti” di Livorno, una meravigliosa scoperta raccontata dall’Accademia degli Avvalorati
Livorno 12 dicembre 2019 – Giovanni Battista Bracelli presenta sabato 14 dicembre 2019 alle ore 10,30 presso la sala auditorium del Museo di Storia Naturale di Livorno “Figure con instrumenti musicali e boscarecci”.
Chi avrebbe mai detto un giorno di scoprire i “Mori” di Livorno alle prese con strumenti musicali tipici della loro origine nel periodo di inizio XVII secolo.
Un percorso di studio intrapreso alcuni anni fa da Massimo Signorini, presidente dell’Ass. Accademia degli Avvalorati, incoraggiato dal ricercatore e collezionista livornese Alberto Paggini.
Gli studi portati a termine dal musicista e musicologo Massimo Signorini sono stati pubblicati presso la rivista I QUADERNI DEL CONSERVATORIO DOMENICO CIMAROSA di AVELLINO, dove insegna il corso di triennale e biennale di fisarmonica.
Il saggio pubblicato sta riscuotendo un grande interesse in tutta Italia e all’estero, un lavoro che ha permesso di riportare alla ribalta dopo anni di oscuramento, il pittore fiorentino Giovanni Battista Bracelli, un artista visionario e surrealista del XVII secolo.
Conosciuto essenzialmente per la sua opera più importante Bizzarie di Varie figure (pubblicate a Livorno nel 1624), in cui sono presenti due straordinarie visioni di una Livorno del Seicento, ANTROPOMORFA, semplicemente geniale.
Il saggio di Massimo Signorini sull’opera FIGURE CON ISTRUMENTI MUSICALI E BOSCARECCI (Berlino, Kunstbibliothek Staatliche Museen Preussischer Kulturbesitz ed altri esemplari incompleti presso in altre città internazionali quali Parigi, Firenze e Washington) di dare una visione organologica degli strumenti del periodo, indicativamente tra il 1622 ed il 1640, arco di tempo in cui Giovanni Battista Bracelli ebbe modo di arricchire la sua esperienza di vita ed artistica nelle città di Livorno, Firenze, Napoli e Roma.
Proprio nella città di Livorno, Bracelli riproduce ciò che vede, una città in costruzione e fissa su carta i musicisti, dei musicisti particolari come i Mori, del Bagno degli Schiavi alle prese con il Davul ovvero il Tamburo del Ramadan, i Cimbali turchi, e musicisti armeni che suonano la Tromba marina, ebrei sefarditi che suonano il Kesheth o Arco di Cafri e il Saz turco.
Il lavoro certosino portato avanti da Massimo Signorini è stato di assegnare in modo scientifico ed organologico il nome ad ogni strumento usato da ogni singolo musicista, disegnato dal Bracelli in coppia in ogni tavola, per un totale di 31 stampe.
L’Associazione Accademia degli Avvalorati ringrazia l’Ing. Alberto Paggini per aver sottoposto alla nostra attenzione l’idea della valorizzazione artistica di questo artista conosciuto in Europa e in America per merito della sua opera Bizzarie di varie figure, cioè congegni semoventi meccanici, spesso costruiti in forma umana o animale (stampate o pubblicate a Livorno nel 1624) come del resto testimonia l’iscrizione sottostante allo stemma dei Medici nella pagina introduttiva dedicata a Don Pietro Medici, divenuto governatore di Livorno il 24 aprile dello stesso anno. In questa raccolta spiccano anche due figure bizzarre dedicate a Livorno ovvero due incisioni che ritraggono “Livorno antropomorfa” ovvero con le sembianze umane.
Bracelli, Brazzè o Braccelli e col soprannome Il Bigio , si pensa che abbia vissuto tra il 1584 e il 1650 e che sia nato a Firenze.
Considerato un artista precursore dei tempi ed anche un visionario incisore prevedendo tre secoli prima lo stile del Surrealismo e del Dadaismo. La sua prima riscoperta avvenne nel 1928 con un articolo comparso sulla rivista parigina L’Amateur d’estampes, poi ancora nel 1929 con un articolo di Kenneth Clark nella rivista britannica Print Collector’s Quarterly. Nel 1964, di Bracelli ne parlò Pierre Restany, sulla rivista Planète; successivamente lo trattò nel 1975 lo storico dell’arte francese, Maxime Préaud pubblicò Bracelli, Gravures in cui vennero riprodotte sue opere d’incisione oltre che alle Bizzarie di varie figure. Nel 2011, Anna Mariani (docente di Storia del disegno e della Grafica d’arte all’Accademia di Brera) parlò di Giovanni Battista Bracelli a New York (durante la New York Antiquarian Book Fair, importantissima manifestazione antiquaria internazionale) come di un precursore del Surrealismo, con un particolare riferimento a Salvador Dalì. Il critico Vittorio Bertello ne realizzò un articolo che fece uscire su Il Giornale dell’Arte.
Sabato 14 dicembre sarà l’occasione di portare alla conoscenza pubblica di tutti gli strumenti musicali presenti nella raccolta Figure e Strumenti musicali e boscarecci.
La stampa che rappresenta i “Mori” che suonano il Davul (tamburo del Ramadan) e i Cimbali turchi, provengono dal British Museum Codice immagine 1878.0112.276
Ass. Accademia degli Avvalorati