I nuovi yacht di Benetti andranno alla banchina 76 (e poi al bacino in muratura)
Il pieno sostegno di Nogarin: "Gli occhi dell’intero Paese sono puntati su Livorno per il varo di questi tre giga yacht"
I lavori di ripristino del bacino galleggiante “Mediterraneo” sono terminati e il Rina ha concesso il certificato di classe, quindi la struttura è adesso pienamente operativa, giusto in tempo per il battesimo dell’acqua del primo dei tre yacht da oltre 100 metri di Benetti. Il primo di questi si trova già sulla platea del bacino e sarà immerso in mare martedì prossimo. Questi ed altri dati sono stati forniti nel corso di un incontro congiunto tra Capitaneria di Porto, Comune di Livorno, Autorità di Sistema Portuale ed Azimut Benetti, proprio nella sede di quest’ultimo.
Nell’occasione è stato fatto il punto sulla gara per la concessione dei bacini di carenaggio e Paolo Vitelli ha annunciato che in caso di vittoria gestirà in proprio la riparazione degli yacht mentre affiderà a Gestione Bacini i lavori sugli altri tipi di nave.
I tre scafi in allestimento non andranno (perché non c’entrano) negli spazi di Benetti ma saranno “ospitati” nelle aree del comparto bacini di carenaggio. Tale comparto è attualmente in gara tra la stessa Azimut Benetti e l’Ati con capofila Jobson Italia. Più precisamente, secondo quanto recita il comunicato ufficiale congiunto di Comune, Adsp, Capitaneria e Benetti, le tre navi saranno ormeggiate (fino ad almeno luglio 2019, ndr) alla banchina 76 dove sono attualmente in corso i lavori per la rimozione di una gru pericolante. Nel corso della conferenza stampa il presidente Corsini ha aggiunto che gli yacht si sposteranno poi all’interno del bacino in muratura il quale rimarrà allagato ma il cui specchio d’acqua sarà protetto dalle onde grazie alla rifunzionalizzazione della barca-porta.
A che titolo tre navi di uno dei due concorrenti di gara per il comparto saranno ospitate in quest’area, che si presume dovrebbe rimanere libera? La risposta si evince da alcuni punti del comunicato stampa: “nelle more dell’assegnazione della gara per i bacini, il Cantiere Benetti ha chiesto alle Istituzioni locali un supporto per procedere dalle prossime settimane alle operazioni di varo e allestimento in mare di tre giga yacht di oltre 100 metri di lunghezza, che dopo quattro anni di lavori di costruzione, di ingenti investimenti per nuove infrastrutture, di potenziamento dei servizi, con circa 800-900 persone occupate e oltre 5 milioni di ore lavorate, riceveranno il loro battesimo dell’acqua per essere poi consegnate ai loro Armatori” e “Il Cantiere Benetti garantisce fin d’ora che tutte le opere, le sistemazioni a terra, gli impianti e le attrezzature a supporto delle attività e a servizio delle maestranze, avranno assoluto carattere di temporaneità ed amovibilità e che, in nessun caso, potranno alterare lo stato dei luoghi. Non saranno, pertanto, di alcun intralcio alle procedure di gara per l’assegnazione in concessione dell’intero complesso”.
Pieno sostegno del sindaco all’attività di Azimut Benetti: «La giornata di oggi rappresenta un punto di svolta per la città di Livorno – ha commentato Nogarin – Rimettere in moto il bacino galleggiante significa rimettere in moto il lavoro e dare una speranza a centinaia di persone che da anni attendono questo momento. Il fatto poi che questo avvenga mentre gli occhi dell’intero Paese sono puntati su Livorno per il varo di questi tre giga yacht, frutto della maestria di operai anche livornesi, ci rende ancor più orgogliosi».
«È un giorno importante per tutti noi – ha aggiunto Paolo Vitelli, Presidente di Azimut Benetti – Grazie alla collaborazione tra le Istituzioni e la nostra impresa possiamo varare i nostri giga yacht. Ma abbiamo anche dato un forte contributo alla città per la rimessa in funzione dell’area dei bacini: è stato un investimento cospicuo, per il momento tutto sulle nostre spalle, che ci permette nel breve, con il varo, di mantenere l’impegno che abbiamo assunto con i nostri clienti, e nel medio termine di creare un nuovo polo di lavoro per Livorno che ci auguriamo possa diventare il più importante del Mediterraneo per la riparazione e manutenzione dei grandi yacht e la manutenzione di navi di media dimensione».