IdV su gestione regionale covid e vaccini: “Da sostituire il 10% dei dirigenti”
Toscana (Livorno) 9 novembre 2020
Il Coordinamento Italia dei Valori rappresentato da: Paolo Fidanzi Coordinatore regionale; Silvia Guidi Coordinatrice regionale delle donne; Domenico Capezzoli responsabile comunicazione interviene sulla gestione dei vaccini influenzali e del covid da parte della Regione Toscana.
“L’Italia dei Valori ritiene colma la misura e insopportabile la gestione dei vaccini antinfluenzali da parte della Regione Toscana nelle sue articolazioni operative territoriali; e altrettanto la gestione Covid, nonché il fatto che si siano richiuse le liste per le visite specialistiche.
Ci preoccupiamo di raccontare eccellenze come l’assistenza Usca a Firenze all’H Michelangelo; e non ci occupiamo delle periferie se non in modo formale.
Famiglie positive tenute a casa senza visite mediche per mancanza di personale e difficoltà di cure con assistenza improvvisata, e risalto agli specchietti per le allodole.
Salviamo per ora Eugenio Giani; che si è trovato al centro di un sistema imploso per precedenti azioni sbagliate da parte di chi lo ha preceduto e che Lui stesso:
si e’ convinto ad elogiare per motivazioni soprattutto politiche.
Siamo stati inondati da aspettative ideologiche senza valutare i fatti concreti.
Non è accettabile rimanere senza vaccini antinfluenzali in Toscana, nel mezzo di una campagna che vede impegnati allo stremo medici e personale sanitario.
Una campagna basata sulla vaccinazione più estesa possibile dai cronici e dagli anziani fino alle categorie fragili e ai sessantenni.
Improvvisamente la macchina distributiva si blocca, nonostante gli artifici messi in campo quest’anno attraverso un’incomprensibile coinvolgimento delle farmacie private.
Restano fuori dalla vaccinazione centinaia di persone con patologie, bambini che devono fare due dosi ed anche anziani; tutti già prenotati dai medici di famiglia e pediatri.
Tutti questi professionisti sanitari dovranno reggere il carico delle proteste dei cittadini.
Comprensibili proteste dopo che si è sventolato vaccini a tutti.
Si complica la diagnosi differenziale tra influenza e malattia covid.
Si cerca di dare la colpa al colosso farmaceutico, vincitore della gara fin da maggio e proprio l’ESTAR si accanisce anche per vie legali; nascondendo l’inefficienza del sistema dirigenziale sanitario toscano, fin qui reggente e tutt’ora mantenuto dal Presidente Giani e dalla sua giunta; neo assessore alla sanità’ compreso, ottimo politico ma digiuno di competenze sanitarie.
C’e’ la necessità di azzerare chi ha fatto solo danni al sistema sanitario toscano, che non può più vantarsi di essere un’eccellenza.
Se si vogliono cambiare le cose vanno cambiate le teste pensanti.
“Governatore abbi il coraggio di cambiare strada.
Quello che ti stanno facendo vedere non è la realtà.
Parla con i Mmg, con i pediatri con gli specialisti; riprendi in mano i valori che per anni ci hanno fatto vedere i pazienti al centro ed un mondo di sanità che si organizzava e funzionava intorno a loro. Molla i lacci che ti legano ad alcune realtà .
C’è un’intera legislatura per dimostrare che ciò che ci hai detto ormai più di un anno fa, all’inizio della campagna elettorale:
“faremo di tutto per coinvolgere le competenze presenti in tutti i campi, fra coloro che ti avrebbero sostenuto.”
Noi dell’Italia dei Valori riteniamo opportuno e doveroso da parte del Presidente Giani, invece di sostituire il 10% dei direttori di settore, come dichiarato; di resettare il sistema dirigenziale regionale in particolare nella sanità.
Deve dare luogo a quella discontinuità necessaria a invertire la rotta di un sistema centralista e penalizzante tutte quelle realtà trascurate fino ad oggi; che fa ricadere le inefficienze e le inadempienze proprio su quelle persone alle quali in campagna elettorale Giani ha promesso sostegno e riscatto sociale.
Quelle persone che gli hanno creduto e lo hanno votato.
Suggeriamo a Giani di ascoltare anche l’Italia dei Valori nelle cui file esistono, come negli altri partiti, competenze capaci di contribuire a migliorare il sistema sanitario toscano”.