Il 5 gennaio iniziano i saldi invernali ma “nei negozi impazza già il doppio cartellino”
La nota di Confcommercio
Confcommercio: “con promozioni, black friday e online questa data ha meno significato, ma molti attendono ancora i saldi per gli acquisti importanti
Il 5 gennaio inizieranno i saldi e termineranno il 5 marzo 2019. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale nell’ultima seduta che indica anche le date delle vendite promozionali estive (dal 6 luglio al 3 settembre 2019)”.
“Ben vengano tutte le occasioni che offrano una boccata d’ossigeno per il commercio cittadino – afferma il direttore provinciale della Confcommercio Federico Pieragnoli. Ci sono però dei problemi. Già con l’uso delle promozioni permanenti, con il black friday e con gli acquisti online, il rito del “fine stagione” sta accusando un brutto colpo. Fino a qualche anno fa, negli anni post crisi, i saldi hanno rappresentato una vera e propria opportunità per i consumatori, che in molti casi, per gli acquisti più importanti, attendevano la fatidica data . Ma con la tensione continua della concorrenza e del ribasso a tutti i costi, ormai non c’è più freno a messaggi privati, e-mail, “occhio al prezzo” e inviti ad approfittare di sconti eccezionali e dedicati, almeno nominalmente, a una ristretta cerchia di clienti. Ciononostante molti consumatori attenderanno il 5 gennaio per gli acquisti più consistenti”.
Il presidente provinciale Federmoda Gianni Cuccuini ricorda: “In realtà le vendite promozionali sono vietate dalla normativa regionale fin dai 30 giorni prima dell’inizio dei saldi.
Certo esiste una differenza tra saldi, promozioni e liquidazioni. Con riferimento al nuovo codice del Commercio entrato recentemente in vigore la Regione Toscana ribadisce che le “vendite di liquidazione” sono effettuate dall’esercente al fine di esitare in breve tempo tutte le proprie merci in caso di cessazione o dell’attività o di una unità locale, di trasferimento o trasformazione dei locali di vendita, o rinnovo di almeno l’ottanta per cento degli arredi dell’esercizio. Queste vendite, a differenza dei saldi, possono essere effettuate in qualunque momento dell’anno ma deve esserne data comunicazione al SUAP con almeno dieci giorni prima dell’inizio e, al termine della vendita di liquidazione, il negoziante non può riprendere la medesima attività nello stesso locale se non decorsi centottanta giorni dalla data di cessazione. La liquidazione può durare dalle 4 alle 8 settimane a seconda del motivo della chiusura.
Le vendite promozionali, con le quali vengono offerte condizioni favorevoli di acquisto per tutti o per una parte dei prodotti in vendita, non possono svolgersi nei trenta giorni precedenti alle vendite di fine stagione.
Chiaramente sono regole che è facile aggirare e che la tentazione di anticipare sul tempo i concorrenti con le vendite di fine stagione, o comunque attirare clienti in periodi di forte crisi strutturale del commercio al dettaglio è molto alta”
“Il nostro consiglio ai consumatori, concludono da Confcommercio, “è quello di acquistare senza farsi prendere dal raptus del momento, diffidando di sconti esagerati e conservando invece una particolare attenzione alla qualità dei capi esposti“.