Il Coordinamento provinciale Rifiuti-Zero Livorno in piazza dice no a inceneritori e discarica
Livorno 12 ottobre 2019 – Oggi pomeriggio in piazza Grande si è svolto un flash mob contro l’apertura del nuovo inceneritore ENI, per la chiusura dell’inceneritore di Aamps e no alla discarica di Limoncino.
Il Coordinamento provinciale Rifiuti-Zero Livorno: ” Nonostante tutte le osservazioni presentate dal Comune e da ARPAT contro la discarica a Limoncino, il progetto non è stato ancora cancellato.
Si va per le lunghe con ennesime verifiche e rilievi. Ci chiediamo a che serva tutto ciò: se una collina è franosa, per esempio, c’è poco da fare, i rifiuti non potranno mai arrivarci.
Se non è franosa, spieghino perché è stata classificata come tale. Per quanto tempo dobbiamo ancora lottare?
Qualcuno vuole “concedere” lo stop alla discarica a Limoncino e la chiusura dell’inceneritore AAMPS in cambio dell’apertura di un nuovo enorme inceneritore (chiamato incredibilmente “bio-raffineria”) all’interno della raffineria ENI, per bruciare un quantitativo annuo di rifiuti 5 volte superiore a quello incenerito nel forno AAMPS?
Respingiamo qualunque possibile “baratto”, chiediamo il rispetto delle norme, della salute dei cittadini e dell’ambiente.
Per questo ci diamo appuntamento oggi per il flash mob con maschere, facce dipinte e striscioni chiediamo la chiusura definitiva della discarica a Limoncino e dell’inceneritore AAMPS e raccoglieremo le firme contro il mega-inceneritore (cosiddetta “bio-raffineria”) che ENI e Regione vogliono costruire a Stagno
I posti di lavoro si creano e si conservano puntando sull’industria pulita, sul riciclo e sulle energie rinnovabili. Il nostro territorio, dopo tanti decenni di industria sporca, che ha messo a repentaglio l’ambiente e che ha colpito il diritto alla salute dei cittadini, merita di essere bonificato e chiede la riconversione degli impianti: è incredibile che ENI, azienda statale controllata dal Governo, pensi a Livorno come terminale per i rifiuti di tutta la regione, mentre va in Kazakistan a progettare impianti eolici e in Australia a costruire centrali fotovoltaiche.
Venga a costruirle anche a Livorno e rinunci a trasformare Stagno in uno snodo di traffico di rifiuti: il nostro territorio non può diventare la pattumiera di Firenze e di altre città, abbagliato da vaghe promesse di “emissioni zero” o altre favole”.
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