Aree pubbliche 9 Marzo 2020

Il coronavirus non spaventa abbastanza: lungomare strapieno e messaggi di avvertimento ignorati

Livorno e Cecina, 09 marzo 2020 – In molti stanno segnalando come l’ordine di tenere una distanza minima di un metro ed evitare assembramenti in pubblico sia stato regolarmente violato, specialmente in una giornata di bel tempo.

Mentre a Livorno il lungomare era pieno di gente, con lunghe file fuori dalle gelaterie e dai locali – nonostante l’appello del sindaco Salvetti a uscire il meno possibile – la situazione accaduta (e documentata dalle istituzioni) a Marina di Cecina ieri pomeriggio era davvero paradossale.

A Marina di Cecina sembrava di essere in una domenica di fine maggio. Il corso era talmente pieno di persone assiepate che la Polizia Municipale è dovuta intervenire col megafono per farle distanziare , ma a quanto pare con ben poco successo.

Emergenza coronavirus

Rispettare tutte le disposizioni è l'unico modo per contenere e rallentare la diffusione del virus. Il coronavirus è un problema che riguarda tutti e ognuno deve fare la propria parte mostrando senso di responsabilità. 🛑 Chi proviene dalla Lombardia e dalle province rosse di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria deve osservare la quarantena come previsto dall’ordinanza regionale.⚠️ Le persone in isolamento:- non possono avere contatti con altre persone, – hanno il divieto di spostarsi o di partecipare a viaggi, – hanno l’obbligo di rimanere raggiungibili per l’attività di sorveglianza, – devono evitare contatti stretti e dunque indossare una mascherina chirurgica nel caso che vivano assieme ad altre persone, – oltre ad osservare scrupolosamente le ordinarie misure igieniche come il lavaggio frequente delle mani, l’utilizzo di fazzoletti monouso, la pulizia e disinfezione frequente delle superfici ed aerazione degli ambienti.#comunedicecina

Gepostet von Comune di Cecina am Sonntag, 8. März 2020

A suscitare preoccupazione, soprattutto a Cecina, è la presenza anomala – per il periodo dell’anno – di “turisti”. Il timore è che molti residenti nelle zone interdette del nord Italia, nell’attesa che entrasse in vigore il decreto del Governo che chiudeva la Lombardia e numerose province tra Veneto ed Emilia Romagna, ne abbiano approfittato pe trasferirsi nelle seconde case estive al mare, che a Marina di Cecina sono la maggior parte.

Il sindaco Samuele Lippi ha  ribadito un appello:

“Mi rivolgo in particolare a chi arriva da fuori regione e sta soggiornando a Marina.

In attesa dell’ordinanza specifica della Regione, è raccomandata fortemente la quarantena per tutti coloro che provengono dalla Lombardia e dalle altre province dichiarate zona rossa. L’isolamento deve durare 14 giorni a partire dal primo giorno di rientro.

Faccio appello al vostro senso di responsabilità e al senso civico. Grazie della collaborazione”.