Il Corpo Volontari di San Lazzaro si prenderà cura del chiostro francescano e della Chiesa della Madonna
Regolamento di amministrazione condivisa dei beni comuni
L’Amministrazione sottoscrive un patto di collaborazione con il Corpo Volontari di San Lazzaro. L’associazione si prenderà cura del chiostro francescano e della Chiesa della Madonna favorendone l’accesso e la conoscenza
La firma mercoledì 30 gennaio a palazzo comunale
Livorno, 29 gennaio 2019 – L’Amministrazione comunale sottoscrive un nuovo patto di collaborazione come previsto dal Regolamento di amministrazione condivisa dei beni comuni. Dopo la sottoscrizione per la valorizzazione delle Terme del Corallo di dicembre scorso con le associazioni Reset Livorno e Terme del Corallo onlus, e di altri patti di collaborazione (Ensemble Bacchelli, Comunità di sant’Egidio e Hotel Navy) questa volta il patto sarà con il Corpo Italiano di San Lazzaro – distretto Toscana che si prenderà cura del complesso monastico “la Madonna” composto dal chiostro francescano della Madonna e dalla Chiesa della Purificazione ubicati entrambi in via della Madonna.
La firma della sottoscrizione sarà mercoledì 30 gennaio , alle ore 11, nella sala preconsiliare “Luciano de Majo” di palazzo comunale alla presenza dell’assessore alla cultura Francesco Belais , del presidente del Corpo Italiano di San Lazzaro, don Salvatore Bevinetto, del vicepresidente Fabio Cecconi e di una rappresentanza di volontari.
Con questo patto di collaborazione il Corpo Volontari dei Cavalieri di San Lazzaro si impegna a valorizzare questo importante bene culturale della città collocato in una zona che è fulcro della storia livornese di accoglienza e multiculturalità religiosa. I volontari provvederanno a favorire l’accessibilità al complesso ai turisti e alla comunità livornese, dedicando particolare cura alle persone con problemi sensoriali e di deambulazione.
Il luogo infatti attira molti turisti, specie nel periodo estivo, che però troppo spesso non hanno accesso alle strutture per mancanza di personale idoneo. I volontari di San Lazzaro “controlleranno” la zona assicurando un presidio e la fruibilità del complesso, potenziando di conseguenza la conoscenza del patrimonio culturale cittadino. Durante il loro servizio, i volontari potranno raccogliere sostegni ed adesioni all’attività dell’associazione.