Lo scopo è stato quello di consegnare agli equipaggi barche identiche tra loro nelle forme e nel peso (caratteristica tipica delle gare remiere livornesi a differenza di altri pali marinari), performanti, che necessitino di minore manutenzione rispetto agli attuali vetusti gozzi in legno, meno soggette all’assorbimento dell’umidità.
Il tutto per portare avanti una tradizione che è addirittura inserita a pieno titolo nello Statuto del Comune di Livorno, che all’articolo 4 prevede testualmente che “il Comune intende riscoprire il senso di appartenenza e di identità della cittadinanza con le Cantine Remiere e si propone di mantenere, promuovere e sviluppare nel tempo le manifestazioni denominate “Gare Remiere” quali patrimonio storico-culturale della Città di Livorno e della sua antica tradizione marinaresca (…)”. Le gare remiere rappresentano, infatti, manifestazioni che coniugano l’aspetto sportivo, culturale e turistico di Livorno che l’Amministrazione intende tutelare ed incentivare promuovendo, nei confronti delle nuove generazioni, non solo l’attività remiera, ma anche la conoscenza della sua storia e dei suoi valori, diffondendo l’interesse per le diverse manifestazioni e attività, oltre i confini comunali, anche attraverso un’adeguata promozione turistica e culturale.Le principali gare che si svolgono annualmente sono il Trofeo Liberazione, il Palio di Santa Giulia, la coppa Risiatori, la coppa Barontini e il Palio Marinaro.
Il mondo del remo livornese presto avrà a disposizione 8 gozzi a 10 remi nuovi di zecca