Dalla terrazza alla scultura in mezzo al mare, il riciclo creativo di una bellezza che cade a pezzi
La Terrazza Mascagni è uno dei luoghi più eleganti e suggestivi di Livorno, affacciato sul mare con un pavimento a scacchiera bianca e nera. La terrazza è dedicata al compositore livornese Pietro Mascagni, che nacque qui nel 1863. La terrazza fu costruita negli anni venti del Novecento, ampliata nel dopoguerra e restaurata con più interventi nel tempo. È un luogo perfetto per ammirare il panorama, il tramonto e il gazebo per la musica.
Ma c’è un lato oscuro di questa meraviglia architettonica: la sua decadenza. Nonostante la continua manutenzione, la terrazza casca a pezzi, se si cammina lungo il cordolo che fa da balaustra tra la fine della terrazza e il mare possiamo trovare molte parti di cemento letteralmente scoppiate dalla ruggine, altre mancanti e molti pezzi sono addirittura ammirabili sul fondale sottostante. Questo è dovuto all’azione del mare durante le mareggiate, che corrode e distrugge la struttura.
Ma non tutto è perduto: qualcuno ha avuto l’idea geniale di recuperare un pezzo di una colonna che sorreggeva la balaustra e di posizionarlo ritto sulla scogliera prospicente la terrazza come il simbolo di una decadenza e di una creatività. Così, da una parte abbiamo la terrazza, elegante e suggestiva, dall’altra abbiamo la scultura, ironica e provocatoria. Un contrasto che fa riflettere sul destino di una bellezza che cade a pezzi e sul valore del riciclo artistico.