Cronaca 27 Novembre 2018

Il risultato drammatico dell’azzardopatia a Livorno

I dati di Simurg Ricerche incaricata di analizzare il fenomeno

Filippo Nogarin, sindaco di Livorno sul contrasto al gioco d’azzardo.

“Negli ultimi due anni il Tar della Toscana ci ha bocciato sia il regolamento no slot sia l’ordinanza con cui abbiamo cercato di limitare gli orari di accensione delle macchinette mangiasoldi.

Il principale motivo è stato che, per dimostrare l’incidenza della ludopatia, non avevamo utilizzato dati riferiti alla città di Livorno ma all’intera provincia.

Ecco perché abbiamo incaricato Simurg Ricerche di produrre una serie di dati puntuali sul nostro comune”.

( Fonte Simurg Ricerche) Ecco quanto è stato giocato e perduto nel comune di Livorno nei primi sei mesi del 2017 in slot e videolottery, gratta e vinci, giochi a totalizzatore, scommesse sportive, etc…:

  • 112 milioni di euro giocati (711 € per residente)
  • 26,4 milioni di euro persi (166 € per residente)


Continua Filippo Nogarin: “il risultato è drammatico: a Livorno l’azzardopatia è un problema ancor più grave rispetto alla media italiana e toscana. Nei primi 6 mesi del 2017 ogni livornese ha speso 711 euro in giochi d’azzardo, 68 persone sono state prese in carico dal Serd, due in più rispetto al 2016, e il 7,1% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni rischiano di sviluppare una vera e propria patologia.

Intervenire è un dovere. E noi lo faremo con un nuovo regolamento in tempi brevissimi, non solo per limitare le nuove aperture ma anche per incentivare gli esercizi commerciali ad abbandonare le loro slot”.

propensione al gioco