Il sindacato di Polizia Locale esprime solidarietà agli agenti per le offese subite
Livorno 24 maggio 2020 – La Segreteria Provinciale a Aziendale Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale Livorno (S.U.L.P.L.), interviene con un comunicato sindacale sui fatti occorsi presso la “Baracchina Rossa” il 21.05.2020
“Questa Organizzazione Sindacale, maggiormente rappresentativa a livello nazionale nelle Polizia Locali, alla luce dei fatti avvenuti in Livorno, presso la “Baracchina Rossa” nella mattina del 21/05/2020, esprime solidarietà agli agenti per le offese subite e l’atteggiamento tenuto da uno dei gestori della suddetta attività.
La situazione ha creato un’immagine lesiva della dignità dei lavoratori della Polizia Municipale
Cli operatori erano impegnati nello specifico a far rispettare le norme amministrative stabilite dalle norme dello Stato e regolamentari del Comune di Livorno.
L’atteggiamento responsabile e di grande esperienza tenuto dagli agenti, ha impedito che la situazione degenerasse, nonostante le aggressioni verbali subite e cercando di portare la discussione su toni più civili.
Questa Organizzazione Sindacale auspica pertanto che le giustificazioni per il comportamento tenuto dal gestore della baracchina, rimangano un caso isolato.
Il sindacato si augura inoltre che tali comportamenti siano riconosciuti dalla società civile come riprovevoli.
Gli appartenenti alla Polizia Municipale è vero che durante l’emergenza coronavirus hanno continuato a percepire lo stipendio, come gli altri operatori di Polizia e/o del personale sanitario e/o di altri servizi che, durante tutto il periodo emergenziale sono rimasti al lavoro anziché prendere le possibili aspettative di cui avrebbero potuto usufruire per legge e previsti dai vari DPCM in modo da essere al fianco dei cittadini ed aiutarli nei modi più disparati, dall’ausilio nel fare la spesa agli anziani alla consegna a domicilio dei buoni pasto agli aventi diritto, oltre che a garantire gli interventi per il rispetto delle norme sia di carattere generale che speciali per il contenimento del COVID – 19 e rispondere alle migliaia di domande su ciò che si poteva e non si poteva fare alla luce dei numerosi DCPM, Ordinanze Regionali e Sindacali che volta in volta sono state emanate.
In conclusione, anche le donne e gli uomini della Polizia Municipale durante questa delicata fase che ha attaversato la nostra comunità sono rimasti in prima linea, con alti rischi di contagio per se stessi e per le loro famiglie.
Appare quindi inaccettabile il trattamento ricevuto da un gestore di un’attività, per il solo fatto di aver svolto il loro lavoro
Lavoro svolto come sempre, con professionalità, educazione, ovvero l’applicazione di norme di legge che ricordiamo non sono certamente stabilite ne decise dagli operatori di Polizia ma da altri soggetti preposti.
Norme di legge che, malgrado questa “maledetta” pandemia, centinaia di migliaia di cittadini Livornesi hanno saputo e voluto rispettare con dignità e civiltà e purtroppo in molti casi vivendo anche in concomitanza di situazioni economicamente disastrose per perdite o totali assenze di reddito da lavoro.