Il Sulpl (sindacato di polizia locale): “Fondo Perseo – Sirio? No grazie “
il SULPL sosterrà i ricorsi dei propri operatori di Polizia Locale
Livorno 31 agosto 2020 – Riportiamo il comunicato della segreteria regionale toscana del sindacato Sulpl in merito a quanto pubblicato dai sindacati Cgil Cisl e Uil sui fondi previdenza della Municipale:
“Sulpl: “Fondo Perseo – Sirio? No grazie ”
Il SULPL, organizzazione sindacale di polizia locale e maggiormente rappresentativa nel comparto delle Polizie Locali a livello nazionale, non può che esprimere :
“meraviglia e stupore” da quanto dichiarato dalle sigle dei sindacati Aziendali e Territoriali di CGIL – CISL e UIL nel loro comunicato del 31.08.2020 sul quotidiano “online” di “LivornoPress” !!!
La polizia locale e i suoi operatori ed operatrici non sono “merce di propaganda elettorale” e meritano il dovuto rispetto!
Un impegno quotidiano quello degli operatori di Polizia Locale, 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno; che necessiterebbe della giusta valorizzazione sopra a tutto a livello di contrattazione nazionale attraverso C.C.N.L. (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro) degni di tale nome e relativi riconoscimenti e non imposizioni.
Analogo e doveroso riconoscimento morale e sostanziale dovrebbe essere riconosciuto anche dalle rispettive “amministrazioni locali” ai propri operatori di Polizia Locale. Operatori che ogni giorno, sempre più, si trovano a dover attuare una sorta di “cuscino” tra le varie amministrazioni e i crescenti disagi sociali.
Invece, gli operatori di Polizia Locale sono costretti a vedersi negare in primis dal CCNL nazionale sottoscritto da CGIL – CISL e UIL e poi a livello locale. Ignorando una sentenza, che ripetiamo e sottolineiamo essere pure “passata in giudicato, e negando quindi quelli che sono i fondamentali diritti dei lavoratori; cioè di poter decidere dove voler e poter destinare i propri fondi di previdenza complementare.
Una situazione oramai divenuta insostenibile alla quale si aggiungono; mancate stipule e ritardi sui contratti collettivi decentrati per il personale della Polizia Locale con “cifre irrisorie” per l’indennità di servizio esterno. Rispetto ad altre realtà locali a noi vicine a Livorno si ipotizzano, MA NON ANCORA NEANCHE CONFERMATI IN UN CONTRATTO DECENTRATO, in media € 2,50 contro; gli € 7,50 di Firenze; i € 7,00 di Prato! L’indennità dovrebbe essere attiva da già da quasi due anni essendo il CCNL del 18 maggio 2018!
L’istituto del FAP e relative risorse economiche (Fondo “assistenza e previdenza integrativa”) per gli operatori di Polizia Locale è previsto dalla legge. Spetta agli operatori di Polizia Locale proprio perché è la stessa legge nazionale che riconosce il grave stato di disagio nel quale operano gli operatori di Polizia Locale.
Quando nel 2005 il SULPL manifestava a livello locale per farlo ottenere anche alla Polizia Locale di Livorno; gli altri sindacati sostenevano che “non spettava” e non manifestarono pro Polizia Locale!
Per quanto riguarda il Fondo Perseo – SIRIO, è indubbio che le OO.SS. CGIL, CISL e UIL ne fanno e gestiscono, insieme alla parte datoriale e cioè ARAN ed ANCI e REGIONI e quindi sono tra gli amministratori e gestiscono tale fondo . Ciò è riscontrabile proprio sulla pagina del sito ufficiale dello stesso PERSEO – SIRIO ove si evince chiaramente che CGIL – CISL e UIL, assieme ad altri “soggetti di parte datoriale”, fanno parte degli “Organi di Amministrazione di tale Fondo !!!”
Si legge dal Sito del PERSEO – SIRIO: “Il Consiglio di Amministrazione amministra il Fondo pensione e ne decide la politica di investimento;
seleziona il gestore, la banca depositaria, la compagnia di assicurazione per l’erogazione delle rendite;
elegge il Presidente” e tra gli Amministratori risultano esserci anche CGIL CISL e UIL !
Altro che quindi se tale fondo è gestito anche da CGIL, CISL e UIL !!!
Inoltre sono state proprio CGIL, CISL e UIL, in accordo con la parte datoriale, ad inserire nel CCNL del 2018 questo “obbligo” verso i lavoratori; di dover adesione al Fondo Perseo Sirio e che non possono quindi più gestire le loro quote di previdenza complementare e che vengono praticamente “dirottate” su questo fondo Perseo Sirio e che era in perdita. Fondo che non ha mai avuto nemmeno mai successo nemmeno da parte degli stessi iscritti di CGIL CISL e UIL,.
Un fondo sul quale però hanno volutamente imporre di destinare le quote personali dei lavoratori!
Forse per risollevare il fondo?
Chiaro quindi che a livello Locale e Provinciale, i tre sindacati CGIL – CISL e UIL, non possono sostanzialmente “ridicolizzare” o figuriamoci meno che mai “criticare” quello che a livello nazionale i confederali hanno sottoscritto. Motivo per cui, a spada tratta dicono che è “cosa buona e giusta” obbligare i lavoratori ad aderire al fondo Perseo – Sirio…
E meno male che in occasione delle elezioni RSU del 2018, CGIL – CISL e UIL a livello locale sostenevano verso i lavoratori che il Perseo – Sirio non era obbligatorio (cosa poi dimostratasi non corrispondente alla realtà visto che i fondi dei lavoratori sono stati obbligatoriamente versati sul perseo – sirio ..) per poi però tale obbligatorietà “consacrarla” anche localmente attraverso una loro sottoscrizione di apposito recente protocollo di intesa con l’amministrazione comunale!
E’ altresì “particolarmente singolare” affermare che una sentenza (in particolare quella di Arezzo ?) non può essere presa in considerazione e non fa giurisprudenza poiché “..vale per il luogo e i contendenti che hanno fatto l’esposto, non certo per tutti i Comuni d’Italia..” e che “non fa giurisprudenza..”.
Peccato che però a seguito di tale sentenza, essendo non solo passata in giudicato e quindi definitiva e pienamente efficace, sulla base delle motivazioni della stessa, visto che il diritto e relativi principi valgono in tutta Italia visto che i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge e SOPRATTUTTO devono avere i medesimi diritti (ANCHE QUINDI I LAVORATORI), moltissimi comuni ne hanno già preso atto e le prossime quote verranno versate sui vecchi o i fondi scelti dai lavoratori e NON PIU SUL FONDO PERSEO – SIRIO.
E’ la stessa sentenza di Arezzo che ha CONDANNATO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE di AREZZO (sia al pagamento delle spese di lite sia al versamento delle quote di previdenza sui fondi DECISI DAI SINGOLI LAVORATORI) ritenendo “illegittima la condotta adottata da quelle amministrazioni locali che hanno ritenuto che l’applicazione dell’articolo 56-quater del contratto del 21 maggio 2018 rendesse obbligatoria, anche contro la volontà dei propri dipendenti, la sospensione dei versamenti delle quote dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie, determinate in base all’articolo 208 del Dlgs 285/1992, a favore di fondi di previdenza complementare già esistenti per destinarle esclusivamente al fondo Perseo Sirio”.
Così si è espresso il giudice del lavoro di Arezzo con la sentenza n. 95/2020.
Fa veramente “caso unico” che a non riconoscere le sentenze del Giudice del Lavoro siano proprio delle Organizzazioni Sindacali ….
In ogni caso, una sentenza anche se di primo grado, “vale mille volte di più” di un qualsiasi parere ARAN o protocolli sottoscritti da CGIL, CISL e UIL, ancora di più se poi passata pure in giudicato e quindi definitiva!
Noi, quale O.S. di categoria e composta da operatori di Polizia, le sentenze le rispettiamo e sicuramente, come già sta accadendo, seguiranno a ruota altre sentenze come quella di Arezzo.
Sentenze tra le quali, presto, ci sarà anche quella di Livorno poiché, a tutela e ripristino dei diritti dei lavoratori, il SULPL sosterrà i ricorsi dei propri operatori di Polizia Locale.
Ci spiace soltanto che, in caso di soccombenza dell’amministrazione comunale, a pagare le spese per certe “prese di posizione” poi dovrà essere sempre il “portafoglio dei cittadino” poiché trattasi, alla fine, di soldi pubblici”.