Eventi 9 Dicembre 2022

Il Teatro Goldoni oggi inaugura la stagione di Prosa con il thriller “Misery”

Livorno 9 dicembre 2022 – Il Teatro Goldoni oggi inaugura la stagione di Prosa con il thriller “Misery” tratto dal romanzo di Stephen King

Una inaugurazione insolita per la Stagione di Prosa 2022/23 perché venerdì 9 dicembre, ore 21, ad aprire il sipario del Teatro Goldoni sarà lo spettacolo-thriller Misery, tratto dal romanzo di Stephen King e reso celebre dal film cult degli anni 90.

Una grande opera sul potere magico della narrazione con la regia di Filippo Dini che dirige l’incubo di uno scrittore prigioniero di un’ammiratrice psicopatica, pronta a ucciderlo pur di riportare in vita il suo personaggio preferito.

La vicenda agghiacciante e claustrofobica dello scrittore Paul Sheldon caduto nelle mani della fan Annie Wilkes rivive in teatro, con grandi protagonisti: in scena nei panni dello scrittore Peppino Mazzotta, nel ruolo dell’infermiera disturbata Annie Wilkes, Arianna Scommegna e Carlo Orlando nel ruolo dello sceriffo, con musiche di Arturo Annecchino, scene e costumi di Laura Benzi, luci di Pasquale Mari (insignito per questo lavoro del premio Ubu 2021), trucco di Cinzia Costantino e con la traduzione di Francesco Bianchi.

Ciò che racchiude questo testo, però, va ben oltre la storia terrorizzante dello scrittore Paul Sheldon, salvato da un brutto incidente stradale dalla sua fan numero uno che si trasforma in una carceriera e non si ferma davanti a niente pur di tenere in vita il suo personaggio preferito. Mentre Annie diventa l’incarnazione diabolica dell’amore che ogni essere umano nutre verso le storie e verso chi le racconta, l’autore sembra diventare un moderno Sherazade, o racconta o muore.

 

Ma non è ancora tutto, nell’angoscia della costrizione egli affronta faccia a faccia, come mai lo ha affrontato nella sua vita, il suo demone, incarnato da Annie, quello che accompagna la vita di ogni artista: il demone tirannico e folle della creazione, che tutto dona e che in cambio vuole la vita.

Misery è un testo senza tempo in cui vengono indagati i meandri della mente umana che cerca le storie, le vuole, le brama, e che di fronte alla fonte di quelle storie non può far altro che innamorarsi e nutrirsi, anche a costo di distruggere per sempre chi alimenta i suoi sogni.

“Tra tutti gli scrittori che animano le creazioni di King, Paul Sheldon è il più forte, il più disperato.

Prigioniero del suo talento e della sua vocazione, scopre se stesso nel viaggio all’inferno in compagnia di Annie. E lei è semplicemente indimenticabile” – racconta Filippo Dini. “Annie è l’esasperazione del desiderio e dell’amore per l’arte, di quella silenziosa e segreta preghiera che ognuno di noi innalza nel proprio cuore ogni volta che voltiamo la prima pagina dell’ultimo romanzo del nostro scrittore preferito. O che sediamo in platea, le luci si spengono e inizia lo spettacolo. Misery è una grande opera sul potere magico della narrazione. Ed ecco perché poter portare questa storia in teatro è una grande occasione e un grande privilegio. Perchè il teatro è il luogo della Magia”.

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