Inceneritore, “Cgil non dalla parte di PD e Confindustria”, una parte della Cgil dissente dalle affermazioni del Segretario FP
In seguito alla riapertura del dibattito sulla proroga della dismissione dell’inceneritore del Picchianti vi il comunicato della componente CGIL, Le Radici Del Sindacato, in dissenso con quanto affermato a titolo personale da Segretario del FP CGIL, Giovanni Golino.
Inceneritore Livorno: la CGIL stia dalla parte dei Lavoratori e dei cittadini e non dalla parte di PD e Confindustria.
In questi giorni al centro del dibattito cittadino è tornato il tema dei rifiuti. Se la partita sembrava già chiusa in campagna elettorale con la firma del Sindaco Salvetti e l’inserimento nel programma della dismissione dell’inceneritore nel 2023, oggi scopriamo che, preceduto dalle dichiarazioni del Segretario della FP CGIL, il PD si accoda rimettendo in discussione la scelta pressato anche da Confindustria ed altre associazioni datoriali, convinte che l’incenerimento dei rifiuti sia il sistema più vantaggioso ed economico.
L’inceneritore di Livorno è ormai a “fine vita” ed in più occasioni è stato dimostrato il suo peso per le casse di AAMPS, nonostante il Segretario FP CGIL sostenga il contrario lamentando dati fuorvianti; chiediamo pertanto a quest’ultimo di comunicare i dati reali in suo possesso e, contestualmente, denunciare alla Magistratura i vertici di AAMPS colpevoli, a suo dire, di pubblicare dati di una società partecipata non corrispondenti al vero.
Nel merito della questione è la stessa AAMPS che, su richiesta dei Sindacati e della politica, ha diffuso il report contenente dati che dimostrano il contrario di quanto sostenuto dal Segretario FP CGIL:
oltre al rischio di tumori ed al maggiore inquinamento, l’inceneritore pesa sulle casse di AAMPS con una perdita netta di 2,33 milioni di euro all’anno, da ben 7 anni. Un costo di quasi 17 milioni di euro pagato con la Tari da tutti i livornesi.
Per non parlare delle assunzioni prodotte con l’introduzione del “porta a porta” rispetto alla vecchia raccolta indifferenziata ed esclusivamente “incenerita”.
Insomma, dimostrato la convenienza economica del “porta a porta”, la maggiore occupazione, il risparmio dei cittadini sulle tasse e il beneficio sulla salute, ci chiediamo come sia possibile che un Segretario Generale continui a sostenere l’utilità dell’inceneritore?
La risposta arriva forse dalle dichiarazioni odierne del PD livornese che chiede a gran voce il mantenimento dell’inceneritore?
Inoltre ci chiediamo con quale autorità un Segretario Generale di una Categoria importante come la FP CGIL si permetta di fare pressione ad un amministrazione invitandola a disattendere un impegno preso in campagna elettorale con l’intera città?
Ed infine ci chiediamo se questa posizione sia condivisa con tutta la CGIL di Livorno oppure sia frutto di un posizionamento individuale del Segretario Generale della FP?
Speravamo che la stagione dei legami aprioristici con il partito del Jobs Act, della Buona Scuola, della riforma Fornero ed altro, fosse chiusa per sempre; purtroppo notiamo un ritorno a vecchie e pessime abitudini, che non fanno il bene né dei cittadini, né dei lavoratori, né del Sindacato.
Ci auguriamo che il Sindaco mantenga gli impegni presi con la comunità e che l’inceneritore venga definitivamente chiuso nel 2023 come da programma; contestualmente ci aspettiamo un presa di posizione da parte della CGIL perché un Sindacato non dovrebbe allinearsi ai programmi della politica in modo spregiudicato, piuttosto dovrebbe dedicare le proprie energie a costruire iniziative e rivendicazioni in merito ad investimenti su impianti di differenziazione e riciclo, lottando nel contempo per rafforzare l’occupazione e per garantire la tutela ambientale.
Esiste anche una CGIL fatta di Lavoratrici e Lavoratori che si oppongono a queste logiche di Sindacato al servizio del partito e che si impegna quotidianamente per rimettere al centro della Confederazione Generale Italiana del Lavoro le Lavoratrici, i Lavoratori ed i loro interessi.
Le Radici Del Sindacato CGIL