Inceneritore e combustione olio, Legambiente contro i progetti su Livorno. “M5S e PD si facciano sentire”
Legambiente sul piano del governo per Livorno: “scandalo senza precedenti, M5S e PD si facciano sentire”
Livorno 4 gennaio 2021
Legambiente su Eni: “Purtroppo i nostri timori erano giustificati”.
“La bozza di piano di investimenti preparata dal governo contiene al suo interno:
la riconversione della raffineria ENI di Livorno in un impianto che utilizza olio di palma e derivati;
il mega-inceneritore di plastica da costruire sempre all’interno della raffineria.
Due progetti profondamente sbagliati e pericolosi per il territorio livornese e di Collesalvetti
Progetti che non garantiscono né l’ambiente e la salute dei cittadini, né il mantenimento dei posti di lavoro.
L’olio di palma ed i suoi derivati sono già stati messi al bando dall’Unione Europa
Il termine fissato per l’uscita dalla produzione dei “bio-carburanti” è al 2030
Questo perché a causa della deforestazione producono il triplo di emissioni di CO2 rispetto alle fonti fossili:
un vero e proprio attentato alla lotta ai cambiamenti climatici.
Quale futuro possono avere i posti di lavoro della raffineria, se il governo pensa a finanziare un impianto già condannato alla chiusura?
Meglio riconvertire utilizzando l’eolico e le altre fonti rinnovabili, che produrranno nei prossimi anni centinaia di migliaia di posti di lavoro.
L’altro progetto, il mega-inceneritore di plastiche, contraddice tutti i concetti di economia circolare e vero riciclo:
produrre carburanti bruciando plastica non solo causerà l’emissione di centinaia di migliaia di scorie gassose, liquide e solide ogni anno, ma avrà bisogno di essere alimentato continuamente da nuovi rifiuti prodotti col petrolio, in un ciclo interminabile di inquinamento locale e riscaldamento globale.
Questo piano sembra scritto sotto dettatura di ENI, la politica è schiava dei manager e delle industrie, non c’è stata la promessa partecipazione delle comunità locali, a partire dai sindaci di Livorno e Collesalvetti, non è stato presentato pubblicamente alcun progetto, né è stato discusso con le istituzioni regionali, con i comuni, i sindacati e le associazioni del territorio.
Viene calato dall’alto, imposto alla città di Livorno ed al comune di Collesalvetti, condannando la popolazione locale a vivere in futuro nella pattumiera d’Italia, senza prospettive di vero rilancio economico e senza le doverose bonifiche del SIN.
Siamo di fronte ad uno scandalo senza precedenti.
Chiediamo ai partiti che sostengono il governo, sia a livello locale che nazionale, di far sentire la loro voce e di farsi parte attiva per scongiurare questa prospettiva, puntando sulle alternative pulite, che la stessa ENI sta realizzando in molte altre località, viceversa per noi sarà inevitabile una dura lotta per difendere Livorno ed il suo territorio”.
Circolo Legambiente Livorno