Inchiostri colorati Tattoo fuorilegge? No, è bene fare chiarezza
Dal 4 gennaio in vigore la nuova normativa europea per innalzare la sicurezza
Diventa sempre più pericolosa per la salute la presenza dei troppi tatuatori abusivi
L’entrata in vigore il 4 gennaio 2022 del Regolamento (UE) 2020/2081 che ha introdotto nuove norme sulle sostanze contenute negli inchiostri per tatuaggi o trucco permanente sta alimentando molte fake news che creano disorientamento fra i tanti appassionati del tattoo, ma non fra i professionisti del settore che ben conoscono la materia e la nuova disciplina.
La coordinatrice di CNA Benessere e Sanità Valentina Bonaldi afferma:
“È bene sottolineare che il regolamento non vieta in assoluto l’impiego dei colori da parte dei tatuatori. Ma introduce regole e indicazioni destinate ai produttori di pigmenti relative alla composizione chimica delle miscele per tatuaggi.
Il Regolamento in oggetto è il risultato di un percorso di revisione scientifica e tecnica sui rischi legati all’utilizzo di alcune sostanze nei colori dei tatuaggi
Il percorso scientifico è stato affidato dal 2015 dalla Commissione Europea all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) con l’obiettivo di valutare i tipi di inchiostri utilizzati e l’opportunità di introdurre limitazioni al loro impiego per salvaguardare la salute e la sicurezza del pubblico.
La presidente dei Tatuatori CNA della provincia di Livorno Sania Farneti aggiunge:
Le restrizioni introdotte dal Regolamento, decise alla fine di questo percorso stabiliscono che nella produzione dei pigmenti devono essere evitate le sostanze cancerogene e tossiche.
Per quelle su cui non ci sono dati sufficienti per stabilire una soglia è prevista una quantità molto bassa, pari allo 0,1% nei prodotti finiti.
Nel Regolamento si stabilisce, inoltre, che le restrizioni non si applicano alla produzione di due coloranti:
il Pigment Blue 15:3 e il Pigment Green 7, poiché attualmente non esistono alternative più sicure e tecnicamente adeguate per la loro produzione.
Per questi ultimi pigmenti, pertanto, è concessa una deroga temporanea per dare modo ai fabbricanti di riformulare le miscele e adottare alternative più sicure entro il 4 gennaio 2023.
Per la produzione di tutti gli altri coloranti i produttori dovranno invece fare riferimento al Regolamento adeguando il processo di produzione (ed etichettatura) alle nuove restrizioni”.
“Questa innalzamento nella sicurezza per la salute degli utenti – conclude Bonaldi – sottolinea ancora di più l’importanza di rivolgersi solo ai veri professionisti del tatuaggio; perché è sicuro che gli abusivi continueranno anche in futuro ad usare prodotti non in regola probabilmente nemmeno con le precedenti normative”.