Incidente in porto, le reazioni
Enrico Rossi:
“Giorno orribile per il lavoro in Toscana. “Un bollettino di guerra – aggiunge il presidente – Un incendio a Massa in un’azienda dell’area industriale ha provocato un ferito grave, ricoverato con ustioni di terzo grado. Un’esplosione nel porto di Livorno ha provocato la morte di due operai. A Massa Marittima il ribaltamento di un trattore ha causato la morte di un uomo (un ottantaduenne che lavorava nel proprio campo, ndr). A Terranuova Bracciolini in una discarica un operaio è stato colpito gravemente al volto”.
Il cordoglio del presidente Franchi per le vittime dell’incidente sul lavoro al Deposito Neri
Il presidente della Provincia, Alessandro Franchi, appresa la notizia del terribile incidente sul lavoro verificatosi al deposito Costiero Neri, dove hanno perso la vita due dipendenti della Labromare, esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime. “Una tragedia che ancora una volta interroga le nostre coscienze sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, sulle quali occorre porre la massima attenzione. Mi stringo alle famiglie delle vittime, auspicando che sulle cause del disastro si faccia luce il più presto possibile”.
“Tragedia immane, il mio pensiero va famiglie”
Livorno, 28 novembre 2017 – E’ di due morti il bilancio dell’esplosione avvenuta intorno alle 14 in un serbatoio nel porto industriale di Livorno. Secondo una prima ricostruzione gli uomini, dipendenti della ditta specializzata nelle bonifiche Labromare, stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione all’interno del deposito costiero della società Neri.
Il sindaco Filippo Nogarin, di ritorno da impegni istituzionali in programma a Firenze, si è immediatamente recato sul luogo dell’incidente, nella zona del deposito completamente evacuata dai Vigili del fuoco in via cautelativa.
Queste sono state le sue prime dichiarazioni: “Siamo di fronte a una tragedia immane. Tocca contare l’ennesimo incidente sul lavoro che strappa due uomini innocenti alle loro famiglie. In questo momento drammatico per tutta la città il mio primo pensiero è per loro. A queste mogli, madri, figli. A ognuno di loro va il mio più profondo cordoglio, il mio sostegno e la massima vicinanza. Più forte del dolore, in questo momento, è soltanto la rabbia. Perchè tutto questo è inaccettabile. Quanto ancora, mi chiedo, deve allungarsi l’elenco delle vittime e delle tragedie consumate sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa? A tutti i lavoratori, in particolare a quelli che operano in ambiente portuale, la politica deve garantire costantemente la massima sicurezza e non le vuote chiacchiere. La fine di una vita non ammette tentennamenti e impone risposte coraggiose; soprattutto impone risposte immediate. In questo momento le autorità preposte sono impegnate a far luce su questa terribile vicenda, mi auguro che riescano a chiarire al più presto le dinamiche dei fatti e accertare le eventuali responsabilità”.
Fratoianni, Liberi e Uguali:
“Continua strage senza fine. Si pone anche il tema sicurezza area industriale in città
fare con le scelte della politica. “
della città di Livorno: il porto è pieno di cisterne, in una zona in cui ci sono altre attività, in cui vicino c’è una raffineria e che è zona di passaggio persino per semplici cittadini. Sarebbe il caso di iniziare a lavorare per una delocalizzazione degli
impianti e per una maggiore sicurezza. L’esplosione di oggi è un brutto segnale che va colto.”
“Due lavoratori non sono tornati a casa perché il lavoro li ha portati via. Sono morti dentro una cisterna, la stessa occupazione che in meno di 3 mesi ha già portato via 5 operai in Italia. Vogliamo porgere le nostre più sentite condoglianze alle famiglie ed ai colleghi delle vittime e pretendere con loro che venga fatta luce al più presto sulle cause e sulle responsabilità di questa perdita ingiustificata. Da troppi anni ci raccontano che le morti sul lavoro sono in calo: non è vero. Se escludiamo le morti su strada connesse all’attività lavorativa, i dati parlano di una realtà ben diversa. Solo lo scorso anno, quello della ripresa, i decessi sono aumentati del 5% – ben oltre la crescita del PIL, ferma all’1,5%. La verità è che di lavoro non solo si continua a morire, ma che le generali condizioni di sicurezza non sembrano essere migliorate. Questi dati scontano la sempre più scarsa capacità di controllo dello Stato sul rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre il perenne ricatto del lavoro a tutti i costi porta i lavoratori a denunciare sempre meno il mancato rispetto delle norme di sicurezza per evitare di perdere la propria fonte di sostentamento. Questo è il paese del “jobs act”, dove i lavoratori sono sempre più deboli di fronte ai datori di lavoro, dove però i primi muoiono ed i secondi, nonostante tutto, si lamentano”.
“Ci associamo all’ unanime sgomento per la tragedia sul lavoro di questo drammatico Mercoledì. Mai avremmo voluto udire la notizia di questo nuovo episodio. Esprimiamo la vicinanza ai familiari e a tutti i colleghi degli operai deceduti.” On. MANFREDI POTENTI “Di fronte a quello che è avvenuto oggi al porto, il primo pensiero va alle famiglie degli operai rimasti coinvolti: la Lega livornese si stringe intorno ai loro cari e al loro dolore. Un dolore che però continua ad essere ingiustificabile nelle sue cause: troppo spesso si continua a morire sul lavoro in Toscana. Fiduciosi che si riesca in tempi brevi a far chiarezza, aspettiamo dagli inquirenti verifiche sulle cause e sulle eventuali responsabilità dell’esplosione di oggi. Resta questo l’ ennesimo tragico evento su cui riflettere, e non è nemmeno purtroppo l’ unico in questa giornata in cui la Toscana è stata flagellata dagli incidenti sul lavoro da nord a sud. Ancora troppo si può e si deve fare, perché tragedie come queste non si ripetano in futuro.” Commissario Provinciale di Livorno ANDREA DI MEGLIO
Giovanni Donzelli e il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Andrea Romiti:
VICINANZA FAMILIARI VITTIME, POLITICA SIA CONCRETA
“Non è accettabile che in una nazione civile si possa morire in questo modo sul lavoro. Fratelli d’Italia esprime cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime in questo triste giorno. Occorre fare chiarezza sulle responsabilità. Livorno e la Toscana hanno pagato un prezzo altissimo, in particolare modo negli ultimi anni: la politica ha il dovere di intervenire al più presto e concretamente per far fronte a questa vera emergenza”.
SVS Pubblica Assistenza:
La Presidente, la direzione, i consiglieri, i lavoratori e tutti i volontari della SVS Pubblica Assistenza esprimono le loro più sentite condoglianze alle famiglie delle due vittime dell’incidente mortale avvenuto oggi nel porto industriale di Livorno.
Stefano Mugnai (Coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana):
«A nome di Forza Italia Toscana e di tutti i parlamentari azzurri della nostra regione esprimo vicinanza e cordoglio nei confronti delle famiglie dei due operai deceduti poche ore fa a Livorno nell’esplosione, avvenuta in zona porto, di un serbatoio che aveva contenuto acetato di etile. Medesimi sensi si estendono da parte di tutti noi all’intera città e naturalmente, in primis, agli operai rimasti contusi o feriti nell’evento».
«E’ necessario un maggiore e migliore impegno contro la strage silenziosa di vittime del lavoro, una piaga davanti alla quale tutti – noi politici, istituzioni, parti datoriali e rappresentanze dei lavoratori – dobbiamo mettere in campo ogni strategia possibile a tutela della sicurezza di chi lavora. Sul fronte dell’elaborazione normativa, Forza Italia garantisce il proprio impegno ad ogni livello».
“Esplosione al porto di Livorno, la solidarietà di Sinistra Italiana: “Oggi piangiamo altre vittime sul lavoro. Servono più controlli e applicazione rigida delle regole di sicurezza”. La Federazione di Sinistra Italiana di Livorno congiuntamente a Sinistra Italiana Toscana, piange le due vittime e i feriti dell’incidente avvenuto intorno alle 14 al Porto di Livorno. Due lavoratori della Labromare hanno perso la vita nell’esplosione accaduta al deposito costiero Neri, mentre erano impegnati in un’operazione di pulizia all’interno di un serbatoio di olio combustibile. Le attività sempre ad alto rischio in quell’area ci pongono domande che solo l’autorità giudiziaria potrà chiarire dopo un’indagine che chiediamo sia veloce e attenta sulle cause dirette e su quelle indirette. Resta aperto un interrogativo sulla qualità dei controlli e sulle misure di sicurezza che riguardano la quasi totalità dei lavoratori che operano in ambito portuale e che oggi avrebbero potuto perdere la vita perché distanti solo poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente. Troppo spesso le scelte interne sulla destinazione delle attività nel porto di Livorno sono state condizionate più dall’interesse e dall’opportunità delle varie compagnie armatoriali, anziché dalla sicurezza dei lavoratori. Chiediamo pertanto a chi si occupa di pianificare le attività e le destinazioni d’uso delle aree più delicate, dedicate allo stoccaggio di materiali pericolosi, di riflettere e provvedere velocemente, oltre che con controlli serrati e applicazione senza deroghe delle regole di sicurezza, ad avviare un percorso pianificatorio che metta al riparo non solo i tanti lavoratori impegnati 24h su 24 nelle aree portuali circostanti, ma, di riflesso, anche le aree residenziali, densamente popolate, nella zona nord della città”.
Simona Ghinassi – Sinistra Italiana – Coordinatrice Federazione di Livorno
Marco Sabatini e Daniela Lastri – Sinistra Italiana – Coordinatori Toscana
Monica Pecori