Cronaca 29 Marzo 2018

Incidente in porto, le reazioni

Enrico Rossi:

“Giorno orribile per il lavoro in Toscana. “Un bollettino di guerra – aggiunge il presidente – Un incendio a Massa in un’azienda dell’area industriale ha provocato un ferito grave, ricoverato con ustioni di terzo grado. Un’esplosione nel porto di Livorno ha provocato la morte di due operai. A Massa Marittima il ribaltamento di un trattore ha causato la morte di un uomo (un ottantaduenne che lavorava nel proprio campo, ndr). A Terranuova Bracciolini in una discarica un operaio è stato colpito gravemente al volto”.

 

Il cordoglio del presidente Franchi per le vittime dell’incidente sul lavoro al Deposito Neri

Il presidente della Provincia, Alessandro Franchi, appresa la notizia del terribile incidente sul lavoro verificatosi al deposito Costiero Neri, dove hanno perso la vita due dipendenti della Labromare, esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime. “Una tragedia che ancora una volta interroga le nostre coscienze sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, sulle quali occorre porre la massima attenzione.  Mi stringo alle famiglie delle vittime, auspicando che sulle cause del disastro si faccia luce il più presto possibile”.

Filippo Nogarin, sindaco di Livorno:

“Tragedia immane, il mio pensiero va famiglie”

Livorno, 28 novembre 2017 – E’ di due morti il bilancio dell’esplosione avvenuta intorno alle 14 in un serbatoio nel porto industriale di Livorno. Secondo una prima ricostruzione gli uomini, dipendenti della ditta specializzata nelle bonifiche Labromare, stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione all’interno del deposito costiero della società Neri.
Il sindaco Filippo Nogarin, di ritorno da impegni istituzionali  in programma a Firenze, si è immediatamente recato sul luogo dell’incidente, nella zona del deposito completamente evacuata dai Vigili del fuoco in via cautelativa.

Queste sono state le sue prime dichiarazioni:  “Siamo di fronte a una tragedia immane. Tocca contare l’ennesimo incidente sul lavoro che strappa due uomini innocenti alle loro famiglie. In questo momento drammatico per tutta la città il mio primo pensiero è per loro. A queste mogli, madri, figli. A ognuno di loro va il mio più profondo cordoglio, il mio sostegno e la massima vicinanza. Più forte del dolore, in questo momento, è soltanto la rabbia. Perchè tutto questo è inaccettabile. Quanto ancora,  mi chiedo, deve allungarsi l’elenco delle vittime e delle tragedie consumate sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa? A tutti i lavoratori,  in particolare a quelli che  operano in ambiente portuale, la politica deve garantire costantemente la massima sicurezza e non le vuote chiacchiere. La fine di una vita  non ammette tentennamenti e impone risposte coraggiose; soprattutto impone risposte immediate. In questo momento le autorità preposte sono impegnate a far luce su questa terribile vicenda, mi auguro  che riescano a chiarire al più presto le dinamiche dei fatti e accertare le eventuali responsabilità”.

Fratoianni, Liberi e Uguali: 

“Continua strage senza fine. Si pone anche il tema sicurezza area industriale in città

“Due operai morti al porto di Livorno e feriti gravi, per effetto dell’esplosione di una cisterna. Altri vari incidenti sul lavoro oggi in Toscana.
Prosegue con numeri incredibili una vera e propria guerra nel mondo del lavoro in Italia, che continua a vedere morti e infortuni in aumento. Solo lo scorso anno oltre 1.400, ma questa guerra non è stata materia di campagna elettorale, eppure ha a che
fare con le scelte  della politica. “
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali.
“Non conosciamo ancora le cause certe del disastro – prosegue l’esponente di Leu – e mi auguro che si accertino quanto prima le responsabilità, ma c’è un punto che riguarda non solo la sicurezza dei lavoratori, ma anche la sicurezza di una intera area
della città di Livorno: il porto è pieno di cisterne, in una zona in cui ci sono altre attività, in cui vicino c’è una raffineria e che è zona di passaggio persino per semplici cittadini. Sarebbe il caso di iniziare a lavorare per una delocalizzazione degli
impianti e per una maggiore sicurezza. L’esplosione di oggi è un brutto segnale che va colto.”
“Alle famiglie dei lavoratori, alla città di Livorno – conclude Fratoianni  – l’abbraccio di tutti noi.”
 
Francesco Renda, Segretario Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea:  

“Due lavoratori non sono tornati a casa perché il lavoro li ha portati via. Sono morti dentro una cisterna, la stessa occupazione che in meno di 3 mesi ha già portato via 5 operai in Italia. Vogliamo porgere le nostre più sentite condoglianze alle famiglie ed ai colleghi delle vittime e pretendere con loro che venga fatta luce al più presto sulle cause e sulle responsabilità di questa perdita ingiustificata. Da troppi anni ci raccontano che le morti sul lavoro sono in calo: non è vero. Se escludiamo le morti su strada connesse all’attività lavorativa, i dati parlano di una realtà ben diversa. Solo lo scorso anno, quello della ripresa, i decessi sono aumentati del 5% – ben oltre la crescita del PIL, ferma all’1,5%. La verità è che di lavoro non solo si continua a morire, ma che le generali condizioni di sicurezza non sembrano essere migliorate. Questi dati scontano la sempre più scarsa capacità di controllo dello Stato sul rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre il perenne ricatto del lavoro a tutti i costi porta i lavoratori a denunciare sempre meno il mancato rispetto delle norme di sicurezza per evitare di perdere la propria fonte di sostentamento. Questo è  il paese del “jobs act”, dove i lavoratori sono sempre più deboli di fronte ai datori di lavoro, dove però i primi muoiono ed i secondi, nonostante tutto, si lamentano”.

Lega Nord Livorno:
A seguito del tragico incidente avvenuto oggi all’ interno del Porto di Livorno che ha procurato la morte di due operai addetti alla manutenzione di un serbatoio di acetato di etile, inoltriamo alle testate e alle emittenti del territorio le parole di cordoglio che il Nostro Ex Segreteraio Provinciale On. MANFREDI POTENTI, il Neo Commissario Provinciale ANDREA DI MEGLIO e il Neo eletto Consigliere Regionale ROBERTO BIASCI rivolte alle famiglie degli operai e alle istituzioni territoriali a seguito del doloroso accadimento.
“Ci associamo all’ unanime sgomento per la tragedia sul lavoro di questo drammatico Mercoledì. Mai avremmo voluto udire la notizia di questo nuovo episodio. Esprimiamo la vicinanza ai familiari e a tutti i colleghi degli operai deceduti.” On. MANFREDI POTENTI “Di fronte a quello che è avvenuto oggi al porto, il primo pensiero va alle famiglie degli operai rimasti coinvolti: la Lega livornese si stringe intorno ai loro cari e al loro dolore. Un dolore che però continua ad essere ingiustificabile nelle sue cause: troppo spesso si continua a morire sul lavoro in Toscana. Fiduciosi che si riesca in tempi brevi a far chiarezza, aspettiamo dagli inquirenti verifiche sulle cause e sulle eventuali responsabilità dell’esplosione di oggi. Resta questo l’ ennesimo tragico evento su cui riflettere, e non è nemmeno purtroppo l’ unico in questa giornata in cui la Toscana è stata flagellata dagli incidenti sul lavoro da nord a sud. Ancora troppo si può e si deve fare, perché tragedie come queste non si ripetano in futuro.” Commissario Provinciale di Livorno ANDREA DI MEGLIO
Fassina, Sinistra Italiana:
“Strage silenziosa continua Ancora due morti di lavoro.
Stavolta a Livorno. Ancora due operai. Anche oggi la media giornaliera viene tragicamente confermata. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime e ai loro compagni di lavoro. E’ una strage silenziosa, ma inesorabile. Non sono incidenti. Sono conseguenza di norme inadeguate o spesso disattese per irresponsabile corsa a ridurre i costi, per assenza di formazione alla sicurezza, per carenza di controlli di ispettorati continuamente impoveriti di personale. Camera e Senato devono intervenire, subito, attraverso le rispettive commissioni temporanee in attesa della formazione del governo. Le associazioni delle imprese e i sindacati, nazionali e in ogni territorio, devono moltiplicare il loro impegno per il rispetto delle leggi per la sicurezza sul lavoro”. 

Giovanni Donzelli e il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Andrea Romiti:

VICINANZA FAMILIARI VITTIME, POLITICA SIA CONCRETA

“Non è accettabile che in una nazione civile si possa morire in questo modo sul lavoro. Fratelli d’Italia esprime cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime in questo triste giorno. Occorre fare chiarezza sulle responsabilità. Livorno e la Toscana hanno pagato un prezzo altissimo, in particolare modo negli ultimi anni: la politica ha il dovere di intervenire al più presto e concretamente per far fronte a questa vera emergenza”.

 

SVS Pubblica Assistenza:

La Presidente, la direzione, i consiglieri, i lavoratori e tutti i volontari della SVS Pubblica Assistenza esprimono le loro più sentite condoglianze alle famiglie delle due vittime dell’incidente mortale avvenuto oggi nel porto industriale di Livorno.

Stefano Mugnai (Coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana):

«A nome di Forza Italia Toscana e di tutti i parlamentari azzurri della nostra regione esprimo vicinanza e cordoglio nei confronti delle famiglie dei due operai deceduti poche ore fa a Livorno nell’esplosione, avvenuta in zona porto, di un serbatoio che aveva contenuto acetato di etile. Medesimi sensi si estendono da parte di tutti noi all’intera città e naturalmente, in primis, agli operai rimasti contusi o feriti nell’evento».

«E’ necessario un maggiore e migliore impegno contro la strage silenziosa di vittime del lavoro, una piaga davanti alla quale tutti – noi politici, istituzioni, parti datoriali e rappresentanze dei lavoratori – dobbiamo mettere in campo ogni strategia possibile a tutela della sicurezza di chi lavora. Sul fronte dell’elaborazione normativa, Forza Italia garantisce il proprio impegno ad ogni livello».

Sinistra Italiana Livorno:

Esplosione al porto di Livorno, la solidarietà di Sinistra Italiana: “Oggi piangiamo altre vittime sul lavoro. Servono più controlli e applicazione rigida delle regole di sicurezza”. La Federazione di Sinistra Italiana di Livorno congiuntamente a Sinistra Italiana Toscana, piange le due vittime e i feriti dell’incidente avvenuto intorno alle 14 al Porto di Livorno. Due lavoratori della Labromare hanno perso la vita nell’esplosione accaduta al deposito costiero Neri, mentre erano impegnati in un’operazione di pulizia all’interno di un serbatoio di olio combustibile. Le attività sempre ad alto rischio in quell’area ci pongono domande che solo l’autorità giudiziaria potrà chiarire dopo un’indagine che chiediamo sia veloce e attenta sulle cause dirette e su quelle indirette. Resta aperto un interrogativo sulla qualità dei controlli e sulle misure di sicurezza che riguardano la quasi totalità dei lavoratori che operano in ambito portuale e che oggi avrebbero potuto perdere la vita perché distanti solo poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente. Troppo spesso le scelte interne sulla destinazione delle attività nel porto di Livorno sono state condizionate più dall’interesse e dall’opportunità delle varie compagnie armatoriali, anziché dalla sicurezza dei lavoratori. Chiediamo pertanto a chi si occupa di pianificare le attività e le destinazioni d’uso delle aree più delicate, dedicate allo stoccaggio di materiali pericolosi, di riflettere e provvedere velocemente, oltre che con controlli serrati e applicazione senza deroghe delle regole di sicurezza, ad avviare un percorso pianificatorio che metta al riparo non solo i tanti lavoratori impegnati 24h su 24 nelle aree portuali circostanti, ma, di riflesso, anche le aree residenziali, densamente popolate, nella zona nord della città”.

Simona Ghinassi  – Sinistra Italiana – Coordinatrice Federazione di Livorno

Marco Sabatini e Daniela Lastri – Sinistra Italiana – Coordinatori Toscana

PCI Livorno:
 
Il partito Comunista Italiano esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza alle vittime del incidente accorso al deposito Costiero Neri.
Ancora una volta siamo ad assistere a delle vittime sul lavoro non è possibile che ancora oggi si esca da casa per andare a lavorare e non vi si faccia più ritorno , confidiamo che le autorità competenti accertino celermente eventuali , se vi fossero responsabilità in materia di sicurezza , materia che rimane costantemente sacrificata rispetto ai profitti ed interessi aziendali .
Perciò ci rendiamo disponibili a qualunque iniziativa venga proposta su questo tema.
 
 
Federazione PCI Livorno
Potere al Popolo Livorno: 
Potere al Popolo Livorno è vicina ai familiari e agli amici di Lorenzo e Nunzio, i due lavoratori della Labromare, morti nell’esplosione avvenuta al Deposito Costiero Neri.
Pochi giorni fa avevamo evidenziato la controtendenza rispetto al resto della Toscana, degli infortuni, mortali e non, che avvengono nella città di Livorno. 6 furono i morti nel 2013, ben 11 nel 2016. In calo invece nel resto della regione.
Non si può non fare subito un accostamento tra la crisi della nostra provincia e gli infortuni in aumento. Dove la crisi picchia duro, probabilmente c’è un’inevitabile ricerca del profitto da parte dei datori di lavoro, e una paura della perdita del posto da parte dei lavoratori stessi. Costretti quindi a obbedire a straordinari, turni massacranti, contratti e livelli con mansioni diverse rispetto a quelle praticate e molto altro.
Questa è la situazione che spesso riscontriamo nella nostra provincia e nella nostra città e i numeri lo fanno capire.
Per quanto riguarda lo specifico caso del Porto di Livorno gli incidenti mortali sono innumerevoli negli ultimi anni: Dasonor morto nel 2010, Priscillano investito nel marzo di 3 anni fa, e Gabriele morto sulla nave Urania in bacino soltanto 5 mesi più tardi. Molte furono le promesse di un aumento della sicurezza, rimaste vane. Le leggi sulla sicurezza del lavoro in un periodo di crisi devono essere ancora più severe, mentre in questi anni i vari governi le hanno allentate, oltretutto “lasciando morire” il sistema di controllo.
La questione della sicurezza deve uscire dalla ritualità! La “cultura della sicurezza” è un approccio che scarica sottilmente anche sui lavoratori le responsabilità. Se un “errore umano” rischia di costare la vita a se stesso e/o ad altre persone, vuol dire che va rivisto in toto il “sistema sicurezza” di quell’azienda o di quel luogo di lavoro. 
Per domani, giovedì 29 marzo, alle 17 abbiamo deciso di organizzare un presidio con conferenza stampa davanti alla sede dell’Autorità Portuale sugli Scali Rosciano. Vi invitiamo tutti a partecipare alla nostra conferenza e alla successiva fiaccolata indetta dai sindacati, che partirà alle ore 21 da Piazza della Repubblica.
Lorenzo Baccci Sindaco di Collesalvetti:

 

Un nuovo grave incidente sul lavoro a Livorno: vittima anche un concittadino colligiano. Il cordoglio del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Collesalvetti”
Collesalvetti – Nuovo grave incidente sul lavoro, avvenuto nella zona portuale di Livorno: una delle due vittime, Nunzio Viola, era residente a Collesalvetti. L’Amministrazione Comunale di Collesalvetti, nell’esprimere alle famiglie delle vittime e ai colleghi cordoglio e vicinanza in questo tragico momento, d’intesa con quella di Livorno, ha deciso di proclamare lutto cittadino congiunto in occasione delle esequie dei due caduti e di porre fin da subito le bandiere del Comune a mezz’asta e listate a lutto. “Al dolore si aggiunge dolore” queste le parole del Sindaco: “Un abbraccio forte, a nome di tutto il Comune di Collesalvetti, alla moglie, alle figlie e a tutti i familiari di Nunzio Viola nei confronti dei quali mi metto da subito a disposizione”. “Siamo sconvolti, non è ammissibile morire di lavoro nel 2018, chiediamo con forza alle autorità preposte che vengano accertate le cause di questo tragico incidente”. L’Amministrazione Comunale aderirà alla fiaccolata promossa dalle organizzazioni sindacali domani sera alle 21 a Livorno con partenza da Piazza della Repubblica e arrivo presso la sede dell’Autorità Portuale. Le iniziative pubbliche previste domani e dopodomani sono annullate.
Monica  Pecori, consigliera Regionale:
È inaccettabile continuare a piangere per incidenti sul lavoro. Di lavoro non si deve morire. Le morti e gli infortuni sul lavoro hanno una causa che è sempre la stessa: l’applicazione sbagliata o insufficiente delle normative di sicurezza e prevenzione che esistono e che se correttamente applicate non lascerebbero spazio a eventi quali infortuni anche mortali; norme che non lasciano spazio a imperizia o imprudenza, ancor meno alla fatalità. E ancora una volta, il dolore non sarà attutito dall’esito delle indagini di USL e magistratura che anche se arriveranno a definire dinamiche e responsabilità, non colmeranno il vuoto di queste famiglie, che abbraccio virtualmente e alle quali esprimo la mia vicinanza e il mio cordoglio.

Monica Pecori