Cronaca 29 Agosto 2017

Infiltrazioni di acqua dalle case occupate e un progressivo calo delle vendite: la Coop chiude una sede

Da giovedì prossimo il supermercato di via Anna Frank sospende l’attività a tempo indeterminato. La replica di Asia Usb

Ampie chiazze d’umido con l’acqua che gocciolava sul cibo in esposizione e un progressivo calo delle vendite. Queste le principali motivazioni che hanno portato Unicoop Tirreno a prendere una decisione che farà molto parlare: la chiusura a tempo indeterminato del supermercato InCoop di via Anna Frank a Colline. L’infiltrazione di acqua sarebbe da ricondurre all’immobile occupato al piano superiore.

 “La chiusura – si legge nella nota – non è prevista dal piano industriale 2017 – 2019 di Unicoop Tirreno. Il protrarsi dell’occupazione abusiva dell’immobile – nonostante tutte le iniziative assunte e le limitazioni che tale occupazione comporta sulle attività di esercizio e mantenimento del punto vendita – impone tale decisione. La chiusura ha esclusivamente lo scopo di prevenire eventuali rischi derivanti dagli sviluppi della difficile situazione creata dall’occupazione. L’uso non regolare dell’immobile (con particolare riferimento ai servizi di elettricità, gas e acqua) ha prodotto nel tempo condizioni difficilmente sostenibili. In questi mesi, inoltre, la cooperativa ha rilevato un progressivo e costante calo delle presenze di soci e clienti nel punto vendita. L’insieme delle condizioni create dall’occupazione quindi non consente di proseguire nelle normali attività commerciali dell’InCoop. I (14, ndr) dipendenti del punto vendita saranno ricollocati in altre strutture della cooperativa. I soci prestatori potranno continuare ad usufruire del servizio negli altri punti vendita di Unicoop Tirreno”.

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Il sindacato Asia-Usb, al quale non fa capo l’occupazione di via Frank ha voluto comunque prendere posizione al riguardo:

“La Coop di Via Anna Frank chiude e la dirigenza di Unicoop scarica la colpa sugli occupanti del piano superiore. Premesso che, come Asia-Usb, non conosciamo gli occupanti della struttura né siamo mai stati coinvolti in questa iniziativa, vorremmo comunque intervenire in merito alle dichiarazioni gravissime di Unicoop Tirreno.
Che la cooperativa sia in “crisi” è cosa nota ormai da molto tempo. Il negozio di via Anna Frank, come purtroppo anche altri punti vendita, erano e sono a rischio chiusura a causa delle scelte aziendali sbagliate che Unicoop ha portato avanti negli ultimi anni. L’apertura di altri negozi nelle immediate vicinanze ha dato il colpo di grazia.
Dare la colpa al contesto di occupazione è palesemente una pessima scusa e una chiara falsità. Inoltre la notizia della chiusura, almeno per i non addetti ai lavori,è stata un fulmine a ciel sereno preso atto che, mai in altre occasioni, la dirigenza di Unicoop aveva posto il problema pubblicamente o chiesto un intervento.
Ormai le occupazioni abitative vengono utilizzate come capro espiatorio in ogni occasione. Siamo convinti che i lavoratori e le lavoratrici conoscano meglio di qualunque altro la verità in merito alla chiusura e a loro va tutta la nostra solidarietà e vicinanza”.

Asia-Usb Livorno