Ambiente 28 Giugno 2020

Inquinamento a Stagno, interpellanza del senatore Massimo Mallegni (F.I.)

Massimo Mallegni

Massimo Mallegni

Stagno (Collesalvetti, Livorno), 28 giugno 2020 – Il senatore di Forza Italia/UdC Massimo Mallegni ha depositato un atto di sindacato ispettivo (n. 3-01717) sulla situazione ambientale a Stagno.

Ecco il testo dell’atto depositato in Ottava Commissione:

MALLEGNI – Ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute. –

“Premesso che:

da molti anni, gli abitanti dell’area compresa nel triangolo di Stagno, frazione del comune di Collesalvetti, in provincia di Livorno, dei quartieri posti a nord della città di Livorno e dei quartieri di Calabrone e Tirrenia della città di Pisa lamentano problematiche ambientali dovute alla presenza nell’aria di polveri e sostanze maleodoranti in aggiunta, per la sola zona di Stagno, a rumori specialmente notturni, ciò determinando un peggioramento della qualità e degli stili di vita;

l’area interna compresa nel triangolo Stagno-Livorno nord-Calambrone e zone limitrofe fa parte del sito di interesse nazionale, non ancora bonificato, di Livorno e Collesalvetti,

Il SIN è stato istituito con la legge 9 dicembre 1998, n. 426, recante “Nuovi interventi in campo ambientale”.

E’ perimetrato in base al decreto ministeriale 24 febbraio 2003.

Tale perimetro è stato successivamente ridefinito dal decreto ministeriale 22 maggio 2014, n. 147;

la definizione di SIN reca:

“I siti d’interesse nazionale, ai fini della bonifica, sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, al rilievo dell’impatto sull’ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni culturali ed ambientali. (articolo 252, comma 1, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii.”.

Nella stessa definizione di SIN si fa riferimento al “rischio sanitario ed ecologico”;

le persone che vivono in tale area temono per la propria incolumità, avendo molti di loro subito nel tempo prematuri lutti. per mali non curabili di parenti o amici, che, come supportato dallo studio Sentieri del Ministero della salute tramite l’Istituto superiore di sanità, si sono riscontrati nelle citate zone in misura maggiore rispetto alla media regionale;

l’ultimo aggiornamento dello studio per l’area Livorno-Collesalvetti, a pagina 93, riporta nella “sezione tutte le età – mortalità” che: “Nel sito di Livorno si osserva in entrambi i generi un eccesso della mortalità generale rispetto all’atteso calcolato su base regionale (Tabella LIV_1).

Eccessi si osservano negli uomini e nelle donne per tutti i tumori (…).

A oggi, inspiegabilmente, si riscontra la mancanza di studi epidemiologici di coorte sull’area di Stagno e quartieri limitrofi, per una necessaria e più approfondita analisi”;

l’area di Calambrone e Tirrenia, nonché il prospiciente mare, è di notevole interesse paesaggistico e naturale.

Su una parte dei loro territori si sviluppa il parco naturalistico di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli nel quale, nella porzione di Calambrone, si trova l’oasi del WWF “bosco della Cornacchia” interno al sito d’importanza comunitaria IT5170002, dove la liana periploca greca ha la sua più importante stazione in Italia.

A Tirrenia si trova l’oasi del WWF “dune di Tirrenia”, inserita sia nel SIC IT5170002, che nella zona di protezione speciale IT5170002.

Di fronte alla località di Calambrone è ubicata l’area marina protetta “secche della Meloria”, mentre gli specchi acquei di fronte alla città di Livorno e alla costa del litorale pisano fanno parte del santuario dei cetacei, parco per la tutela dei mammiferi marini realizzato in accordo fra più nazioni. Nell’entroterra limitrofo a Stagno, di proprietà privata, si trova l’area di interesse naturalistico “oasi della Contessa”;

si tratta di aree naturalistiche che, per la loro peculiarità, necessitano di una costante tutela ambientale. I problemi costantemente segnalati dalla popolazione potrebbero recare danni in termini di flora e fauna, con possibili ricadute al suolo ed in mare di inquinanti;

giova evidenziare che all’interno del triangolo Stagno-Livorno nord-Calambrone vi sono almeno 5 industrie a rischio rilevante di soglia superiore a un sesto, le cui tubazioni di gas attraversano tale area, ed un’ulteriore industria a rischio rilevante di soglia inferiore (nel sito internet della Prefettura di Livorno viene fornita l’indicazione delle industrie a rischio rilevante di soglia superiore e a rischio rilevante di soglia inferiore);

nel corso degli anni si è potuta riscontrare l’assoluta inefficacia delle azioni poste in essere da parte degli organi deputati alla soluzione delle problematiche evidenziate, fra i quali potrebbero rientrare l’ARPAT e l’azienda USL Toscana nord ovest,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano di adottare provvedimenti urgenti per la tutela dell’ambiente, della salute della popolazione, della flora e della fauna della località Stagno e delle zone limitrofe;

se non ritengano di assumere iniziative volte all’istituzione di un’apposita commissione tecnico-scientifica multidisciplinare di soggetti terzi, per l’indagine specifica delle acque profonde e dei terreni, al fine di individuare la situazione delle aree in termini ambientali e sanitari”.

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