Ambiente 3 Giugno 2021

Interrotta la raccolta firme, il referendum sull’inceneritore non si farà. Il comitato scrive a Salvetti

 

Logo comitato stop inceneritoreLivorno 3 giugno 2021

Livorno, il comitato Oltre l’inceneritore interrompe la raccolta firme per il referendum e scrive al sindaco Luca Salvetti:

Riferendoci al contenuto delle ns. inviateLe il 17, il 27 e il 28 maggio, restate senza risposta, prendiamo atto con rammarico che Lei non ha finora obiettato né circa la difformità dei moduli consegnatici dal Segretario Generale per la raccolta delle firme rispetto al Regolamento del 4 aprile 2019 (difformità per la quale chiedevamo di ripartire da zero o almeno una rettifica e una sanatoria), né circa la dipendenza del Comune di Livorno dalla
maggioranza del 60% di Reti Ambiente attuatrice di politiche fiorentinocentriche in materia di impianti per il trattamento dei rifiuti nella zona di Livorno.

Abbiamo constatato bene durante gli incontri con Lei ed alcuni suoi collaboratori la Sua personale propensione a favore del superamento della tecnica di incenerimento sia riguardo l’attuale impianto livornese sia riguardo il progetto ENI a Stagno, (a pochi metri dal Comune) denominato falsamente bioraffineria (è comunque un inceneritore).

Tuttavia, è un fatto amaro prendere atto che non è seguita la reazione alla difformità dei moduli, che espone la raccolta alla pressoché certezza, (visti gli ostacoli durati 25 mesi fino alla notifica dell’ammissibilità del quesito) di una contestazione giudiziaria della procedura di raccolta firme onde non far indire il Referendum (verso terzi non pesa l’autogiustificazione redatta dal Segretario Generale).

La Sua non reazione completa l’inadempimento del Suo spontaneo impegno all’atto della notifica, secondo cui Lei ci avrebbe fornito 4/5 nominativi di Consiglieri del PD disponibili per l’autentica delle firme (mentre finora abbiamo potuto disporre di consiglieri dell’opposizione che ringraziamo, cioè i Consiglieri Barale (Buongiorno), Di Liberti (Lega), Grassi (M5S), Romiti
(FdI), Sorgente (M5S), Vecce (M5S)).

I moduli non a norma (che invalidano la procedura fatta), il suo silenzio e il rifiuto effettivo dei Consiglieri della maggioranza (da noi contattati uno per uno) per l’autentica, rendono impraticabile una regolare campagna di raccolta firme. Sia perché l’avallo dei moduli difformi dal regolamento ha il suo sbocco certo nelle aule giudiziarie, sia perché la maggioranza
consiliare, rifiutando di autenticare, confonde palesemente la procedura per dare la parola ai cittadini (la raccolta delle firme) e il dibattito successivo (il voto al referendum).

Questo con un danno profondo al principio democratico di far esprimere i cittadini.

Ovviamente, il nostro intento non è certo quello di generare scontri politici tra maggioranza e opposizione sul rispetto o meno della democrazia in questa fase.

 

Tutto ciò è in ogni caso una grossa sconfitta per la democrazia a Livorno e ci costringe a chiudere oggi la raccolta firme.

 

Noi avremmo voluto far scegliere i cittadini e darLe forza su una vera politica ambientale ed economica pro Livorno. E Lei e la Sua maggioranza?”

Con i migliori saluti
p. Il Comitato OLTRE L’INCENERITORE
Tiziana De Memme, Franco Fantappié, Raffaello Morelli, Enea Santaniello

Leggi la risposta del sindaco Luca Salvetti al Comitato, clicca qui

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