Politica 4 Ottobre 2021

Italia Viva Livorno e la transizione ecologica ed Eni

raffineria eniLivorno 4 ottobre 2021

Alfio Baldi e Katia Calderone, Coordinatori Provinciali Italia Viva Livorno su ENI

La transizione ecologica e la bioraffineria Eni a Stagno. Occupazione e trattamento dei rifiuti nel territorio.

Sussiste una generale convinzione sull’importanza della transizione ecologica. Infatti, è fondamentale migliorare la preoccupante situazione ambientale creatasi nel tempo.

Per assicurare migliori condizioni alle prossime generazioni è necessario intervenire nella drastica riduzione del ricorso ai prodotti fossili, sulle emissioni industriali e civili, sulle modalità di trasporto.

L’UE si è posta impegnativi obiettivi nel favorire ricorso alla produzione energetica da fonti naturali rinnovabili e la progressiva introduzione di processi di riciclo dei rifiuti, in particolare della plastica. Lo stesso dicasi sulla prevenzione/sostituzione degli stessi materiali non organici.

Il progetto (ecofining) della bioraffineria Eni a Stagno ricade a pieno titolo in questo programma in quanto prevede la conversione dell’attuale obsoleta raffineria dei prodotti petroliferi e come tale dovrebbe essere oggetto dei finanziamenti del NGEU.

Dalle caratteristiche del nuovo impianto scaturiscono sia il livello delle ridotte nuove emissioni che i livelli occupazionali. A tal riguardo le scelte politiche che saranno prese sono determinanti.

Con riferimento appunto alle emissioni e all’occupazione (oltre 1.000 fra diretti e indiretti) dell’attuale raffineria, sinteticamente possiamo evidenziare la seguente soluzione:

-Bioraffineria con produzione di idrogeno da gassificazione dei rifiuti indifferenziati e plasticiMantenimento attuali livelli occupazionali-95% di emissioni inquinanti con chiusura dell’attuale termovalorizzatore.

L’impianto ecofining è un progetto a brevetto Eni per la trasformazione di trigliceridi in prodotti paraffinici ed isoparaffinici nel range di ebollizione del gasolio e del Kero. Per fare ciò è necessario usufruire di H2 (idrogeno)
Il mercato della bio raffineria l’Eni lo sposta sul sul trasporto aereo nel quale l’unica soluzione è quella dei biocarburanti.

Ecco il motivo per cui una bioraffineria non particolarmente grande e rivolta alla produzione di bio-Jet potrebbe stare in piedi. Attualmente Gela e Marghera non possono produrre bio-Jet e per noi sarebbe inutile e non economicamente conveniente fare una bio raffineria tipo Gela e Marghera. Il traffico aereo è destinato ad una forte espansione e di bio Jet ce ne sarà una forte richiesta.

La soluzione che Eni prospetta, che noi condividiamo,  avrebbe anche motivi di ritorno economico  garantendo il  consolidamento della raffineria di Stagno.

A questo punto occorre affrontare la questione del trattamento dei rifiuti nel territorio. I rifiuti ci saranno sempre anche se l’obiettivo di favorire le politiche di riciclo devono comunque essere portate avanti.

Ma più che parlare di territorio “pattumiera”, è bene impostare la discussione e le scelte politiche per realizzare quei trattamenti tali da considerare i rifiuti come ricchezza per un territorio.

Eludere il trattamento locale comporta il trasferimento delle problematiche su altri territori disponibili con efficienti termovalorizzatori e discariche disponibili e/o verso Paesi più poveri, applicando una vera e propria barbara trasmigrazione.

Tutto questo senza benefici locali e con pesanti ricadute sulle bollette TARI dei consumatori!

In attesa dell’aggiornamento della Regione Toscana sulla politica del ciclo dei rifiuti, a Livorno sussiste la previsione della chiusura del termovalorizzatore.

Le emissioni dell’eventuale gassificatore Eni sarebbero dell’ordine del 90% (eliminando fra l’altro completamente le emissioni di diossina) in meno rispetto a quelle attuali del termovalorizzatore del Picchianti, riduzioni che si andrebbero a sommare a quelle della soluzione  sopra indicata, determinano un delta ambientale estremamente positivo per il territorio!

Alla luce di tutto ciò, Italia Viva ribadisce la sua posizione politica di sostegno alla soluzione che prevede la bioraffineria abbinata ad un gassificatore per il trattamento dei rifiuti da riciclare per la produzione dell’idrogeno. Il tutto accompagnato:

1.dall’intervento compensativo della Regione per la realizzazione della Fi-Pi-Li ferroviaria più che utile per permettere i conferimenti dei rifiuti da altri territori esclusivamente su binari che determinerebbe la realizzazione di un ulteriore aspetto di transizione ecologica.

2.   Da una politica tariffaria di vantaggio per i residenti.
Non c’è tempo da perdere, il deposito Eni Stagno deve essere scongiurato: non è pensabile che il territorio non appoggi progetti all’avanguardia come quello ENI. L’alternativa è una perdita secca, non contingente, di posti di lavoro e con essi di ulteriore perdita di ricchezza.

Italia Viva invita, pertanto, le associazioni sindacali e la Confindustria a sostenere questo consolidamento di ENI  Altresì, IV s’impegna a sostenerlo in ambito della Regione Toscana e nei confronti delle Istituzioni locali.

 

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