Cronaca 26 Agosto 2018

Kemp, camera ardente domani al Goldoni

Lunedì 27 agosto, dalle ore 11 presso il foyer del Teatro Goldoni, sarà allestita la camera ardente per il saluto al grande Maestro Lindsay Kemp da parte della città di Livorno .
“Un altro Grande del teatro internazionale se n’è andato – ricorda per il Teatro Goldoni il suo direttore artistico Alberto Paloscia – cittadino del mondo ma ormai radicato da circa un decennio nella città di Livorno. Kemp è stato un eccellente mimo, danzatore, regista, pittore, scenografo: forse il più grande artista ‘totale’ della sua generazione; credeva moltissimo nel rapporto con i giovani e nell’ultimo decennio, soprattutto nella fase ‘livornese’ della sua lunga carriera, teneva regolarmente stages, corsi e laboratori di teatro danza, masterclasses per attori, danzatori e artisti lirici. Un docente entusiasta ed infaticabile, oltre che creatore di spettacoli e, soprattutto, di sogni. Il suo rapporto con la città di Livorno e con il suo Teatro di tradizione era iniziato giusto venti anni fa e la sua ultima presenza come regista lirico a Livorno e in Italia fu nel novembre 2016 con il nuovo fascinoso Flauto magico di Mozart che definiva “la mia opera preferita, fin dall’ infanzia” e pareva quasi presentire che con quello spettacolo avrebbe lasciato il suo testamento artistico. Nella preparazione e nella realizzazione di Flauto ritrovammo il Kemp degli anni migliori, tutto freschezza, vivacità intellettuale e ironia, senza mai smentire, nel mettere in scena un’opera che adorava, quell’ingenua fantasia da eterno bambino che lo aveva sempre caratterizzato”.

Ieri è giunto anche il cordoglio del Movimento Cinque Stelle Livorno:

Unico. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, non può che usare questo aggettivo. Sembrava, nel suo lento camminare, sempre proiettato in una dimensione superiore. E silenziosa. Sarà stata quella sua incredibile vena artistica amplificata dall’incontro con il suo maestro, il mimo Marcel Marceau, ma Kemp parlava quando stava muto, diceva quando non diceva e faceva ridere, sorridere, piangere, riflettere. Pignolo, perfezionista, maniaco del dettaglio per stare ogni volta distante dalla grossolanità, per regalare ogni volta a chi gli stava accanto uno spunto diverso, un punto di vista quasi capovolto della realtà. Una realtà che troppo spesso viene colta come bianca o nera dimentincandoci delle mille sfumature di colore che il nostro meraviglioso mondo ci regala. Questa notte è stato avvicinato da un piccolo Pierrot sorridente che lo ha invitato ad accompagnarlo ad uno spettacolo meraviglioso. Lindsay ha spalancato la bocca, fatto un occhiolino ed è partito con lui avendo ben cura di lasciarci la sua valigia di sogni. Grazie. Per sempre“.