Informazione Pubblicitaria 9 Aprile 2020

Il lavoro al tempo del coronavirus: benvenuto smart working!

Lo smart working in Italia: benefici e consigli utili

Come ben sappiamo, l’emergenza Covid ha travolto anche il mondo del lavoro costringendo alla chiusura molti spazi commerciali e spingendo molti ad adottare soluzioni alternative. Una di queste soluzioni è appunto lo smart working, o lavoro agile seguendo la definizione italiana. Regolamentato con il Jobs Act, lo smart working è un’attitudine diversa al lavoro, dove si premia il risultato e si condividono obiettivi. Molto amato dalle grandi aziende Tech, si sta diffondendo ora anche nella pubblica amministrazione e nelle piccole medie imprese. Questo periodo drammatico può diventare anche una prova per introdurre lo smart working a tempo pieno. Ma come mai è così amato? Andiamo a scoprire insieme quali sono i benefici dello smart working e qualche consiglio utile per tutti i lavoratori agili!

Benefici dello Smart Working

Lo smart working porta benefici sia ai lavoratori sia alle aziende coinvolte, con il vantaggio ultimo di aumentare la produttività.

  • Risparmio energetico, di tempo e di denaro: uno dei punti fondamentali dello smart working è proprio il risparmio. Di soldi per il lavoratore, che non deve più acquistare abbonamenti, pagare benzina e parcheggio e pranzi fuori. Di tempo, perché non si rimane più incolonnati nel traffico perdendo ore da casa al lavoro. E di energia: ogni azienda infatti risparmierà sulla postazione lavoro dei dipendenti in smart working.

  • Permette l’integrazione di persone con mobilità ridotta: indubbiamente il fatto di poter evitare mezzi di trasporto non sempre accessibili rende l’integrazione di persone con modalità ridotta più facile nelle aziende e nella pubblica amministrazione.

  • Migliora la vita personale e familiare: risparmiando tempo (in media un’ora al giorno), gestendo da casa il proprio flusso di lavoro, è più facile dedicare del tempo alla propria famiglia, ai propri hobby e alle proprie necessità.

  • Con lo smart working infatti si riducono le emissioni di CO2, circa 135kg secondo il report del Politecnico, su una media di 40 km percorsi per il lavoro.

  • E per finire l’aumento della produttività: date le condizioni sopra, il dipendente si sentirà più rilassato e fiducioso, portando così ad un incremento della produttività.

Attivare lo smart working

Certo, non è tutto ora ciò che luccica, e anche per lo smart working, devono esserci le condizioni necessarie. Prima di tutto è la tecnologia a venire in aiuto: computer, smartphone, ma soprattutto app e software utili alla gestione del lavoro a distanza, per la comunicazione e per la protezione delle infrastrutture aziendali e per la connessione internet (un buon metodo è attivare una connessione VPN disponibile anche in offerta, che nasconde tutti i dati sensibili).

Dopodiché sarà necessario cambiare attitudine verso il lavoro: lo smart working infatti si basa su fiducia e obiettivi e non sul controllo e sugli orari di lavoro. E molti sperano che questa sarà l’evoluzione del lavoro.