“La beffa” della pensione Inps rivalutata all’inflazione, per 123,17€ ne perde 3500 di invalidità
Livorno 23 gennaio 2023 – “La beffa” della pensione Inps rivalutata all’inflazione, per 123,17€ ne perde 3500 di invalidità
La lettera di un cittadino che pone in evidenza una problematica tra parametri di rivalutazione pensione e soglie con conseguente perdita dell’invalidità
“Vorrei informare l’opinione pubblica, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di un problema, verificatosi con l’arrivo del nuovo anno, in quanto si definivano i nuovi parametri ed adeguamenti alle pensioni d’invalidità.
Ho cercato d’informarmi per capire qualcosa e ci sono arrivato da solo. 2 anni fa mi è stata riconosciuta una invalidità al 100% per un tumore e dato che il mio reddito personale fino a dicembre 2022 non superava la soglia del tetto massimo di € 17050,49 lordi, percepivo una pensione di € 291,00 netti (3.492 euro annui), quindi per quanto riguardava le spese mediche e le visite fuori regione, venivano ammortizzate da questa pensione.
Dal 01 gennaio 2023, in base alla circolare n° 135 del 22 dicembre 2022 (INPS), è stato deciso che le pensioni dovranno essere rivalutate secondo l’inflazione: in percentuale del 7,3%, quindi la mia pensione da lavoro lorda passa da € 16.815,63 + il 7,3 = 18.043,17.
Fino a qui niente da eccepire, ma la cosa strana è che il limite massimo del reddito per percepire l’invalidità non aumenta anch’esso sulla base del dato dell’inflazione – e cioè del 7,3% – ma solo del 5,1%.
Infatti, nel mio caso passa da €17.050,49 per l’anno 2022 a €17.920,00 per l’anno 2023, mentre se fosse stata rivalutata secondo inflazione, la quota sarebbe stata di €18.295,17.E quindi avrei avuto la pensione come l’ho percepita fino a dicembre.
Ora, invece, per questa ragione mi ritrovo senza avere quei 291,00 € che mi servivano per curarmi, e come me circa altri 2,2 milioni di persone.
NDR: In pratica avendo superato la soglia del reddito massimo rivalutato dall’Inps il 2,2% in meno dell’inflazione, il lettore eccede la soglia di 123,17 euro e perde il diritto ad avere i suoi 291 euro di invalidità mensili. (€17.920,00 soglia Inps – €18.043,17 pensione rivalutata = 123,17€ oltre la soglia
Uno Stato che si definisce vicino al cittadino non può e non deve peggiorare la qualità della vita alle persone malate.
A questo punto abbiamo perso il potere d’acquisto per via dell’inflazione, abbiamo perso la pensione, e con gli aumenti degli affitti, dell’energia, delle accise sulla benzina, di conseguenza dei beni alimentari, l’unica cosa che ci rimane è attaccarci al tubo del gas, in quanto quello ancora non è aumentato”.
M.P