Livorno 15 aprile 2024 – “La Cigna un quartiere fantasma tagliato fuori dalla città”
Quartiere la Cigna, la lettera di un residente all’amministrazione comunale
“Con la chiusura del passaggio a livello di via delle Sorgenti il quartiere è stato ancora più allontanato dal rione le Sorgenti dove aveva la possibilità di trovare negozi per il bisogno
giornaliero.
Purtroppo il nostro quartiere vive questa situazione per le scelte fatte dalle varie amministrazioni Comunali che piano piano hanno portato alla chiusura di tutti i negozi del nostro
rione. E tolto sopratutto l’unico collegamento con la città la linea urbana n° 7 .
Il Comune non ha provveduto poi a progettare un collegamento pedonale che da via delle sorgenti unisse il nostro quartiere con il rione Le Sorgenti.
Mi spiego meglio nel progetto iniziale era previsto il sottopasso pedonale in via delle sorgenti, ma ci chiediamo perché non è stato fatto. E’ vero che hanno costruito in via Nicola Magri il sottopasso ma è anche vero che ci ha ancora più allontanato dai negozi.
Oltretutto non è da a intendersi come un vero e proprio passaggio pedonale:
è un bunker dove non è sicuro passare a piedi neanche di giorno per noi adulti figuriamoci poi per i ragazzi che devano raggiungere la scuola.
Ora è previsto che inizio 2025, a giusta ragione, venga tolto il cavalca ferrovia ma in questo caso si per chi non ha un mezzo proprio diventa ancora più difficile raggiungere negozi ed altro.
Permettermi di esprimermi in termini forti:
le varie amministrazioni Comunali che si sono susseguite ci hanno ridotto come dei reclusi non avendoci dato la possibilità di muoversi al di fuori del nostro quartiere. Per quanto riguarda il mezzo pubblico che ci collega con la città la Provincia ha messo a disposizione una linea taxi ogni 45 minuti con fine corsa alla stazione (il Comune si giustifica dicendo perché l’utenza è bassa).
Questo non è affatto vero, abbiamo via dell’Artigianato dove ci sono laboratori di analisi, fisioterapie, studi medici, uffici e ditte commerciali e industriali ecc. tutte queste persone sono costrette a raggiungere i vari servizi solo in macchina visto che non esiste un mezzo pubblico che copre la zona.
Ora Vorremmo sapere cosa vuol fare questa Amministrazione Comunale per risolvere questo nostro disagio che va avanti ormai da anni.
Ci chiediamo che cosa dobbiamo fare noi per far capire al Comune che l’attuale situazione non è più sostenibile. Dobbiamo fare manifestazioni (autorizzate) o mettere striscioni o
chiamare Striscia la Notizia o altro?
Vorremmo delle risposte concrete a quanto espresso, e non promesse come ormai da anni ci vengono fatte. Quanto scritto ed espresso è stato comunicato al Sindaco e all’Assessora Cepparello nell’incontro avvenuto il mese passato”.
Per il rione fantasma
Bonsignori Flaviano