La Darsena Europa mette a rischio la Posidonia dell’Area Marina Protetta
Livorno 12 giugno 2025 La Darsena Europa mette a rischio la Posidonia dell’Area Marina Protetta
L’Intervento del Presidente Bani rivolto ai nuovi vertici del Porto di Livorno
Il presidente dell’Ente Parco Regionale Migliarini San Rossore Massaciuccoli dichiara:
“La Posidonia è una pianta sottomarina che assorbe anidride carbonica e regola la temperatura del mare
In questi giorni di avvicendamento alla guida al Porto di Livorno, nel mezzo delle questioni che riguardano la Darsena Europa, interviene Lorenzo Bani, presidente dell’Ente Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli che gestisce per conto del Ministero l’area marina protetta delle Secche della Meloria. Bani sottolinea che i nuovi vertici dovranno tenere in massima considerazione «le valutazioni pubblicate da ARPAT relative al piano di monitoraggio ambientale proposto dall’Autorità di Sistema Portuale per la realizzazione di “Piattaforma Europa”, che confermano purtroppo la preoccupazione già espressa dal sottoscritto sulla base dei pareri dei tecnici dell’Ente Parco».
A forte rischio c’è la Posidonia oceanica, una vera e propria pianta tipica del Mar Mediterraneo che vive solo in acque marine limpide e pulite e che alla Meloria occupa 7000 ettari (70kmq). Si tratta di un produttore primario di ossigeno, un grande accumulatore di anidride carbonica ed un naturale termoregolatore della temperatura del mare, aspetti fondamentali in epoca di cambiamento climatico: in questi giorni gli esperti stanno evidenziando il problema del surriscaldamento del Mediterrano e di tutti i danni che ne derivano. La Posidonia inoltre è una barriera naturale all’erosione dei fondali e dunque all’erosione costiera ed infine è un vero e proprio bacino di riproduzione della risorsa ittica.
«Arpat nella sua relazione, concentrandosi in modo specifico sulle acque marine e sulla biodiversità degli ecosistemi marini, sottolinea i rischi che la costruzione della piattaforma Europa comporterebbe per la conservazione della Posidonia, la cui capacità di tollerare ripetute e frequenti condizioni di mancanza di limpidezza dell’acqua è praticamente nulla – continua il presidente del Parco – L’impatto sarebbe non solo sul sito di realizzazione di Darsena Europa, ma anche sui 7000 ettari di Poseidonia dell’adiacente area marina che rischia di passare da condizioni buone a condizioni di grave degrado. Una situazione di questo tipo ci pone di fronte allo scenario del rischio di pesante riduzione o addirittura di scomparsa di queste grandi praterie che sono a tutt’oggi un unicum in tutto il Mediterraneo ed uno dei motivi per cui è stata istituita l’area marina protetta».
«L’Autorità Portuale dopo che all’inizio, sulla base di errati campionamenti e simulazioni, aveva ritenuto la Posidonia “al sicuro”, ammette ora che nell’area delle Secche della Meloria vi possono essere situazioni critiche in conseguenza delle opere di ampliamento dell’infrastruttura portuale. La previsione di un trapianto su un’area proposta di circa 0,006 kmq su un totale di 70kmq risulta insufficiente sia in termini percentuali, sia in termini dell’efficacia di una pratica che è ancora ad un livello sperimentale. Ricordo infine che questo tratto di mare è sito di interesse comunitario e zona di speciale conservazione ed eventuali situazioni di criticità, o peggio di danno, potrebbero significare l’insorgere di una infrazione comunitaria» conclude Bani”