Rubriche 11 Settembre 2025

La figura del Preposto alla Sicurezza: ruoli, formazione e responsabilità nel nuovo quadro normativo

La figura del Preposto alla Sicurezza: ruoli, formazione e responsabilità nel nuovo quadro normativo11 settembre 2025 La figura del Preposto alla Sicurezza: ruoli, formazione e responsabilità nel nuovo quadro normativo

Nel contesto lavorativo italiano, la figura del Preposto alla Sicurezza assume un ruolo cruciale nell’organizzazione e nella vigilanza delle attività aziendali, con l’obiettivo primario di tutelare l’incolumità dei Lavoratori.

La normativa vigente, aggiornata dall’Accordo Stato-Regioni del 2025, impone obblighi formativi stringenti e definisce con precisione compiti, responsabilità e modalità operative di questa figura.

L’adeguata preparazione e la nomina formale sono indispensabili per garantire il rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro, prevenendo incidenti e sanzioni penali.

Il ruolo chiave del Preposto nella sicurezza aziendale

Il Preposto alla Sicurezza è un lavoratore che, grazie alla sua esperienza e competenza, viene incaricato di coordinare e controllare le attività svolte dagli altri dipendenti, assicurandone l’efficacia operativa e la sicurezza. Sebbene non sia responsabile dell’elaborazione delle procedure di sicurezza — compito del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) — il Preposto deve garantire la corretta applicazione delle stesse, vigilando sul rispetto delle normative e delle direttive aziendali.

Agendo come un punto di raccordo tra il datore di lavoro, i dirigenti e la forza lavoro, questa figura svolge un’attività di supervisione tecnica e organizzativa, con l’obiettivo di prevenire rischi e garantire un ambiente di lavoro salubre e sicuro. Il Preposto è incaricato di monitorare l’adeguatezza delle modalità operative e di intervenire tempestivamente in caso di inosservanze o situazioni di pericolo.

Compiti e obblighi distintivi del Preposto

Tra i principali doveri attribuiti al Preposto vi è la supervisione rigorosa sull’osservanza delle regole di sicurezza da parte dei lavoratori, compreso l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e collettiva. In presenza di comportamenti non conformi, il Preposto deve intervenire per correggerli e, nei casi più gravi, sospendere le attività e informare immediatamente i superiori.

È inoltre tenuto a garantire che solo personale adeguatamente formato acceda a zone a rischio elevato, a comunicare tempestivamente ai lavoratori i pericoli imminenti e a disporre, quando necessario, l’abbandono immediato del luogo di lavoro. La segnalazione di malfunzionamenti o carenze di attrezzature e dispositivi di sicurezza è parte integrante del suo ruolo di controllo.

Il mancato rispetto di tali responsabilità può comportare sanzioni penali, tra cui l’arresto fino a due mesi o multe che possono raggiungere i 2.278,14 euro, a testimonianza della rilevanza giuridica del ruolo.

La formazione obbligatoria: novità e linee guida del 2025

L’articolo 37 del Decreto Legislativo 81/08, aggiornato dal nuovo Accordo Stato-Regioni del 2025, sancisce l’obbligo per il datore di lavoro di fornire al Preposto una formazione specifica e completa, con una durata minima di 12 ore. Tale percorso deve essere personalizzato in base al contesto lavorativo in cui il Preposto opera e si aggiunge alla formazione generale prevista per tutti i lavoratori.

I corsi, erogati da enti accreditati come GDM Sanità – riconosciuto a livello nazionale –, sono offerti in modalità in aula, presso l’azienda o tramite videoconferenza, escludendo categoricamente la formazione asincrona, vietata dalla nuova normativa. Il percorso formativo prevede quattro moduli: normativo-giuridico, organizzativo, valutazione dei rischi e tecniche di comunicazione, affiancati da esercitazioni pratiche e verifiche intermedie e finali.

È richiesto un aggiornamento periodico ogni 48 mesi, ridotto a due anni con il nuovo accordo, che deve essere completato entro un anno dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni per coloro che hanno superato la formazione più di due anni fa.

Implicazioni pratiche e obblighi formali

La designazione del Preposto deve avvenire per iscritto e con accettazione formale, sottolineando l’importanza di una nomina ufficiale che definisca chiaramente i poteri e i doveri della figura. In assenza di nomina esplicita, la legge considera Preposto anche chi svolge di fatto funzioni di controllo tipiche di questo ruolo, come capi cantiere o capisquadra.

La Corte di Cassazione ha inoltre stabilito che la mancata formazione del Preposto non lo esonera dalle responsabilità in caso di infortunio, rafforzando la necessità di un adeguato addestramento.

Infine, il ruolo del Preposto non prevede obbligatori aumenti retributivi o compensi straordinari e non ha una scadenza temporale, rimanendo valido finché la figura svolge le funzioni assegnate.

Conclusioni

Il Preposto alla Sicurezza rappresenta una figura imprescindibile nel sistema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. La sua funzione di controllo e coordinamento, supportata da una formazione rigorosa e aggiornata, è essenziale per prevenire incidenti e garantire il rispetto delle normative vigenti. L’adeguamento alle nuove disposizioni dell’Accordo Stato-Regioni 2025 evidenzia il crescente impegno legislativo nel rafforzare la preparazione di questa figura, sottolineando l’importanza di investire nella formazione come strumento fondamentale per la sicurezza collettiva all’interno delle aziende italiane.

La figura del Preposto alla Sicurezza: ruoli, formazione e responsabilità nel nuovo quadro normativo

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