Cronaca 19 Aprile 2019

La finanza scopre 9 “furbetti dell’evasione”, quasi 2 milioni di euro gli introiti “occultati”

Livorno, scoperti dalla Finanza 9 “furbetti dell’evasione”: un’infermiera, meccanici, muratori, un commerciante cinese, un installatore, il titolare di una ditta antincendi e un rappresentante di prodotti farmaceutici. Quasi 2 milioni di euro gli introiti “occultati”.

Stavolta i Finanzieri sono partiti dalla pubblicità. Una serie di contribuenti riscontrati poi come evasori fiscali sono stati individuati dopo aver analizzato gli inserti delle loro attività. Imprese tutte operanti nella provincia di Livorno, da Collesalvetti a Rosignano Marittimo, a Piombino.

1 milione e 800 mila euro i redditi complessivamente quantificati, come evasi, dalle Fiamme Gialle del Nucleo PEF e della 1^ Compagnia di Livorno, della Compagnia di Piombino e delle Tenenze di Cecina e Castiglioncello.

L’infermiera che bleffa sulle tasse.

66enne, residente a Castiglioncello, svolgeva regolarmente la propria professione, ma ha omesso di dichiarare redditi per 110.000 euro percepiti tra il 2012 e il 2015.

Riparano auto, ma “al nero”.

A Rosignano un meccanico 43enne in un solo anno ha omesso di fatturare riparazioni su autoveicoli per oltre 280.000 euro.

Un altro meccanico sempre residente a Rosignano ma operante a Collesalvetti è risultato evasore totale dal 2014 al 2016. Oltre mezzo milione di euro percepiti e non dichiarati. 57 anni, anche lui lavorava in un’officina.

I lavoratori edili “sommersi”.

Ancora a Rosignano, con le stesse modalità illecite. Un muratore di etnia slava riscuoteva i compensi dei lavori eseguiti – oltre 60 mila euro – senza presentare, dal 2014, alcuna dichiarazione dei redditi.

Esattamente come faceva il collega albanese di 37 anni, residente nel pisano, che non ha dichiarato oltre 430 mila euro avendo eseguito lavori pure in ambito edilizio.

L’installatore di impianti antincendio e il venditore di prodotti spegnifiamma.

Veniamo nel capoluogo labronico dove una ditta di installazione di impianti antincendio ha registrato fatture per operazioni inesistenti pari a oltre 18 mila euro, detraendo così in maniera illegittima un’IVA non spettante di quasi 4 mila euro. Il titolare della società, un livornese di 78 anni è stato denunciato per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Invece, un commerciante di prodotti antincendio (43enne, di origini siciliane) residente a Rosignano, vendeva i propri articoli ma ha occultato al Fisco, negli ultimi 5 anni, 150 mila euro di redditi.

Import made in China senza versare le imposte.

Nel centro cittadino di Livorno, un cinese di 56 anni, titolare di un emporio, in soli due anni ha omesso di versare IRPEF per 90 mila euro.

L’informatore scientifico: 100.000 euro l’anno esentasse.

L’ultimo “furbetto” era un informatore pubblicitario medico-scientifico, operava su Livorno e si è reso responsabile di più illeciti amministrativi. Su tutti, ha omesso di presentare la dichiarazione dei redditi per gli anni 2014 e 2015 in cui avrebbe dovuto indicare oltre 200 mila euro di compensi ricevuti.

Dall’evasione fiscale ai prodotti insicuri.

Oltre 12.000 accessori per l’abbigliamento, giocattoli, articoli di cancelleria e bigiotteria, reputati non sicuri in quanto privi delle prescritte etichettature, sono stati sequestrati in quattro esercizi commerciali di Livorno, Piombino e San Vincenzo, gestiti, rispettivamente, da due cittadini cinesi, da un tunisino a da un’italiana.