Cronaca 7 Giugno 2023

La giuria popolare di Fano preferisce il Ciuppin e il Cacciucco livornese del “Bocca” per un punto conquista il secondo posto

“È stato un testa a testa serrato" – racconta Simone De Vanni

Livorno 7 giugno 2023 – La giuria popolare di Fano preferisce il Ciuppin e il Cacciucco livornese del “Bocca” per un punto conquista il secondo posto

La sfida a Fano in occasione del Brodetto Fest. Simone De Vanni (Il Bocca) a rappresentare Livorno

Il Cacciucco si fa valere e arriva in finale nella disfida tra le sei ricette di pesce italiane invitate al Brodetto Fest di Fano, l’evento che da 21 anni il comune e la Confesercenti Pesaro-Urbino dedicano alla zuppa di pesce tipica delle Marche. Oltre alla Toscana, hanno partecipato Lazio, Liguria, Marche, Puglia e Veneto.

Ambasciatore della ricetta livornese è stato Simone De Vanni “Il Bocca” scelto dall’assessorato al turismo sia per le sue doti culinarie che comunicative.

 

A valutare i differenti tipi di ricetta è stata una giuria d’eccezione composta da Paolo Marchi (giornalista collaboratore di Striscia la notizia su cibo e tradizioni), Eleonora Cozzella (Repubblica Sapori), Luciano Pignataro (Wine&food Blog) e lo chef internazionale Carmelo Carnevale, con la conduzione di Andrea Amadei giornalista di Rai 2 e del programma radiofonico Decanter.

Direttore della manifestazione è Federico Quaranta, esperto enogastronomo, autore e conduttore de Il Provinciale in onda su Rai 1 e Rai 2 e con Amadei di Decanter su Rai Radio 2.

Accanto alla giuria “di qualità”, anche una giuria “popolare” composta da una settantina di assaggiatori che hanno potuto esprimere un voto di preferenza e orientare la scelta del vincitore.

La gara si è svolta al Palabrodetto, una grande tensostruttura del Lungomare del Lido di Fano.

Si è trattato di un vero e proprio cooking show in cui gli sfidanti hanno avuto a disposizione una cucina sul palco e una nel retro dello stesso e si è tenuto in due momenti: prima le sei regioni si sono sfidate a coppie nelle giornate di venerdì 2 giugno (Veneto e Marche e Liguria e Lazio) e sabato 3 a pranzo (Toscana e Puglia). Sabato sera, invece, la finale. Ed è qui che il Cacciucco se l’è vista con il Ciuppin, la zuppa di pesce ligure.

“È stato un testa a testa serrato” – racconta Simone De Vanni

La giuria degli esperti aveva alla fine attribuito un ex aequo, con grandi apprezzamenti per entrambe le preparazioni concorrenti.

La giuria popolare, composta da più di settanta persone, ha però orientato la scelta decretando vincitore il Ciuppin per un solo punto rispetto al Cacciucco.

Probabilmente ha giocato un ruolo il fatto che il Cacciucco non sia una vera zuppa: forse ci si aspettava del brodo, che nel Cacciucco notoriamente non c’è.

 

Ma, come ha avuto a dirmi Paolo Marchi, il presidente di giuria – conclude ridendo De Vanni – anche l’estetica deve aver pesato. D’altronde il Cacciucco è come noi livornesi: lui e noi di elegante abbiamo poco!”.

“Partecipare a questo evento ha rappresentato un modo per promuovere il nostro Cacciucco e, dunque, la nostra città – afferma l’assessore al turismo e commercio Rocco Garufo – Il Brodetto Fest costituisce infatti un contesto di visibilità nazionale che abbiamo voluto utilizzare per riaffermare la qualità della nostra ricetta più nota.

Per questo abbiamo accolto con piacere l’invito di Federico Quaranta, demandando alla Fondazione Lem l’organizzazione della nostra trasferta nelle Marche. La scelta di Simone De Vanni, che tutti a Livorno conoscono come Il Bocca, è legata sia alla qualità della sua cucina che alla spontaneità e alla capacità comunicativa che lo caratterizzano, certi abbia rappresentato al meglio l’identità di Livorno”.

“La mission della Fondazione LEM è la promozione territoriale – sottolinea Adriano Tramonti, responsabile eventi, promozione e Ambito della Fondazione

 

Aderire all’organizzazione di un’iniziativa come questa ha significato mettere in atto, come d’altronde facciamo ogni giorno, strategie di promozione del nostro territorio, sia che questo avvenga attraverso gli eventi, che per mezzo di progetti di comunicazione rivolti ai turisti o anche valorizzando le nostre tipicità culinarie, in questo caso grazie ad un grande ambasciatore della cucina livornese come Il Bocca ”.

La materia prima è stata di rigorosa provenienza nostrale. Questo per far sì che la ricetta del Cacciucco non fosse modificata dall’utilizzo di qualità di pesce differenti da quelli tipici o, quando anche identiche a quelle del Tirreno, con proprietà organolettiche che riflettono le diversità tra il nostro mare e l’Adriatico. La preparazione ha rispettato il disciplinare del Cacciucco tipico-tradizionale 5C.

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