La Guerra dell’Anello: un gioco di carte che cattura l’epica di Tolkien
Rubriche – 1 maggio 2025 La Guerra dell’Anello: un gioco di carte che cattura l’epica di Tolkien
Quando nel 2023 Ares Games annunciò “La Guerra dell’Anello: Il Gioco di Carte”, molti fan storsero il naso. Dopo il capolavoro con le miniature, serviva davvero una versione più leggera? La risposta, dopo averci giocato, fu un sorprendente sì. Alla fine, in molti scoprirono che questo titolo non era una semplice copia, ma un’esperienza autonoma, capace di condensare l’epicità del Signore degli Anelli in partite intense e strategiche.
Un wargame da tavolo fatto davvero bene, a cui fece seguito “La Guerra dell’Anello: Sovrani della Terra di Mezzo”, che puoi trovare a questo link https://www.meeple.it/tipologia/wargame-da-tavolo/ insieme a tanti altri titoli, famosi e non.
La Guerra dell’Anello: dalla Contea a Mordor, in un mazzo di carte
Il gioco riprende lo scontro tra Popoli Liberi e Ombra, semplificando le meccaniche senza tradire l’atmosfera. Ogni carta rappresenta un personaggio, un esercito o un evento, con illustrazioni magnifiche (tra cui quelle di John Howe) che fanno immergere nella Terra di Mezzo.
I mazzi sono asimmetrici, proprio come nel libro: Aragorn guida i Dunedain, Frodo gli Hobbit, Saruman i Sudroni e il Re Stregone comanda le orde di Mordor. La partita si svolge in massimo 9 round, alternando battaglie su campi di guerra e avanzamenti lungo i cammini verso il Monte Fato. Vince chi otteneva un vantaggio di 10 punti o chi resiste fino alla fine.
Scelte difficili, strategie profonde
La vera sfida stava nella gestione della mano. Giocare una carta significa scartarne un’altra, e ogni decisione ha delle conseguenze. Devi valutare se:
- Attaccare subito, rischiando di rimanere senza risorse.
- Tenere carte in riserva, preparando mosse future.
- Eliminare volontariamente alcune carte per sbloccare combo potenti.
L’Ombra, con più carte da pescare, preme lentamente come nel romanzo. I Popoli Liberi, invece, devono resistere con astuzia, sfruttando abilità uniche come la resistenza degli Hobbit o la leadership di Aragorn.
Modalità per tutti i gusti
Oltre alla classica Trilogia (per 2-4 giocatori), ci sono altre varianti:
- Il Duello: mazzi uniti, più caotico ma ideale per partite veloci.
- Scenari tematici: come la Compagnia dell’Anello, ottimi per imparare le regole.
- Modalità avanzate: draft e combo studiate per esperti.
Ogni modalità offre un’esperienza diversa, dimostrando che non è un gioco “riempitivo”, ma un titolo ben pensato.
Materiali e atmosfera: Tolkien al 100%
La qualità dei componenti è ottima: carte resistenti, segnalini chiari e un inserto organizzato. Il suo vero punto di forza era l’aderenza al tema. Ogni carta ha effetti legati al lore: i Nazgûl tornano dal mazzo degli scarti, proprio come nemici persistenti, mentre Gandalf può cambiare le sorti di una battaglia con un’abilità ben studiata.
Un gioco che merita più attenzione
Chi lo snobbò pensando a un “gioco minore” si perse un’esperienza strategica, veloce e fedele all’opera di Tolkien. Non raggiunge la profondità del titolo con le miniature, ma in soli 90 minuti regala emozioni simili, con meno preparazione e più immediatezza. Un ottimo modo per combattere lo stress.
Se ami il Signore degli Anelli e i giochi di carte ben fatti, La Guerra dell’Anello è una sorpresa piacevole. Soprattutto, è la prova che anche gli “spin-off” possono essere memorabili.
La Guerra dell’Anello: un gioco di carte che cattura l’epica di Tolkien