Politica 30 Agosto 2020

La Lega attacca la Regione sui tamponi in porto: “Solo uno spot elettorale, non si tutela la salute”

Guarda la diretta video della conferenza al termine dell’articolo

biasci pacciardiLIVORNO 30 agosto 2020 – Ieri si è svolta la conferenza Stampa presso il Molo Mediceo del Consigliere Regionale della Lega; Roberto Biasci, e del Consigliere Comunale; Giulia Pacciardi (entrambi candidati al Consiglio Regionale).

Durante la conferenza è stato sferrato un duro attacco alla Regione sulle manovre sanitarie messe in atto per affrontare l’Emergenza Coronavirus.

 

“La Regione ha dormito fino a ieri – ha dichiarato Biasci. – I tamponi andavano fatti immediatamente dopo la fine del lockdown.

Ora invece Rossi si risveglia dal letargo ed in piena campagna elettorale cerca di mettere una toppa offrendo tamponi gratuiti; presso il porto di Livorno a chi si imbarca sui traghetti.

Rileviamo in primis i continui rinvii dell’operazione annunciati in pompa magna.

 

Segno tangibile di una completa improvvisazione dell’iniziativa:

dovevano essere partiti già da inizio settimana; poi la comunicazione che sarebbero iniziati lunedì prossimo.

Ora voci di corridoio ci comunicano che fino a giovedì non saranno operativi.

Ciò che poi ci lascia particolarmente perplessi, è il metodo con cui vengono effettuati:

in modo volontario, prima o dopo l’imbarco.

Considerando che le risposte saranno pronte tra le 24 e 36 ore successive; se una persona risulta positiva ed è già salita sulla nave quale sarà l’esito di questa operazione?

Mettere in quarantena tutti i passeggeri e l’equipaggio?

E dove sarebbe la prevenzione?

Sappiamo che dopo un tampone si dovrebbe stare in isolamento fiduciario in attesa della risposta. Ma le dinamiche di questa operazione svolta in porto non lo consentono:

tornando dalle vacanze si dovrebbero prendere ulteriori due giorni di ferie per rimanere a casa. Oppure passare i primi due giorni di vacanze rinchiusi in albergo; in attesa di sapere se si è positivi e se si è già contagiato tutti quelli della nave.

Ci chiediamo inoltre come possano essere previste misure di controllo per verificare che l’isolamento fiduciario venga rispettato.

 

La Regione invece, in base alle prenotazioni dei biglietti, doveva offrire test gratuiti da effettuare 24/36 ore prima della partenza e, al momento dell’imbarco, consegnare le risposte:

questa sarebbe stata una vera operazione a totale salvaguardia della salute.

Qui invece si fanno annunci roboanti di test gratuiti, pagati quindi da tutti i cittadini toscani; che non svolgono di fatto la reale funzione di tutela sanitaria dei passeggeri e dei cittadini in generale.

Un vero e proprio spot elettorale come il furgone per le mammografie che sarà operativo fino a dopo le elezioni.

 

E’ così che il PD vuole affrontare il tema salute e l’annosa problematica delle liste di attesa?”

“ L’orario di apertura previsto per il servizio è dalle ore 8 alle 20; – ha rincarato Pacciardi.

Peccato che molte delle navi in partenza per la Corsica salpano alle 07 o alle 08 del mattino; quelle per la Sardegna alle 22:00 o 22:30 e attraccano alle 23:00 o alle 06:30 del mattino.

Quindi vorremmo capire:

già è volontario, quindi non tutti lo faranno, già gran parte dei flussi non verranno monitorati:

perché gli imbarchi e gli sbarchi avverranno in momenti in cui il servizio non è attivo.

 

Di fatto questa operazione a cosa serve?

Quale certezze può darci un controllo simile?

Mi pare che l’unica cosa certa è che saranno impegnati 100 operatori tra sanitari e amministrativi dell’Asl dal lun al ven e 130 nei fine settimana, tra porti di Livorno e Piombino e stazioni di Pisa, Firenze e Viareggio.

L’unica cosa certa di questa tipologia di controllo colabrodo resta la spesa a carico dei cittadini toscani per l’impiego 12 ore al giorno di personale specializzato per controlli a una minima parte di persone che hanno viaggiato insieme sulla stessa nave, e quindi già potenzialmente contagiate se positive.

Di nuovo un esempio che dimostra che non servono interventi spot ma interventi strutturali e una riorganizzazione complessiva del Servizio Sanitario Regionale per tornare sui territori e non lasciare più scoperte le periferie della Toscana.

Perché anche una città come Livorno (sprovvista di strutture ospedaliere universitarie) è trattata come lontana e dimenticata periferia.

L’unica maniera per ottenere discontinuità da questo Sistema Sanitario Regionale è quella di interrompere il mal governo attuale”.

Biasci e Pacciardi (Lega) conferenza su tamponi, traghetti e crociere

Gepostet von Livorno Press am Samstag, 29. August 2020

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