La Lega contro le slot machine nei circoli ricreativi
Depositata un mozione in Consiglio Regionale
“La Regione Toscana, attraverso la legge n. 57/2013, sta cercando di contenere le ludopatie attraverso un “complesso di misure e iniziative per assicurare il rispetto di distanze minime fra i luoghi adibiti al gioco e determinati luoghi socialmente sensibili”.
In particolare questa Legge vieta: “l’apertura…di spazi per il gioco che siano ubicati in un raggio di 500 metri da istituti scolastici…, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o… strutture culturali, ricreative e sportive“. E sono i comuni che devono controllare ed eventualmente far osservare ” i divieti…soggetti…al pagamento di una somma da euro 1.000 ad euro 5.000, nonché alla chiusura della sala da gioco o…degli apparecchi…mediante sigilli.”
Si parla di Livorno “isola felice” per la lotta alle ludopatie, ma ci duole, invece, far presente che molti circoli A.R.C.I. livornesi hanno, nei propri locali, delle Slot Machine. Ci fa male pensare che, mentre da un lato si prova a curare questo giogo bastardo delle dipendenze, certi circoli sociali (che dovrebbero invece avere tra le proprie finalità associative la promozione del benessere e il riconoscimento del diritto alla felicità, la lotta all’esclusione, al disagio, all’emarginazione e alla solitudine), per meri fini economici, prestino il fianco al nodo scorsoio delle VLT.
Ad agosto, con una mozione, abbiamo chiesto in Regione di far rispettare la legge, individuando e sanzionando i Circoli, sospendendo eventualmente anche i contributi erogati, soprattutto quando operino in contrasto con il proprio Statuto e con le proprie finalità associative.
Il Comune di Livorno si autodefinisce in prima linea. Bene, ma nelle retrovie nessuno controlla. Ci auguriamo di non sentire le solite favolette ebbre di ipocrisia e speranza all’incontro di venerdì prossimo a Palazzo Pancaldi, ma fatti concreti”.
Lega Nord Livorno