Cronaca 23 Marzo 2022

La lettera – Emergenza finita e greenpass: Turisti no, italiani si e tamponi per lavorare

Livorno 23 marzo 2022

In Italia termina lo stato di emergenza covid il 31 marzo ma non per tutti. In questa lettera di mettono in luce le decisioni del governo Draghi che appaiono senza senso

“Vista la nuova emergenza che si è profilata, riguardante i profughi ucraini, si chiedono chiarimenti alle istituzioni tutte, ma in primis quelle Comunali, perché si sospetta che a queste persone che arrivano non venga chiesto né un greenpass (agli italiani che vogliono lavorare sì) né titoli particolari per viaggiare sulle nostre navi, treni o mezzi di trasporto in generale.

Fermo restando che scappano da una guerra, non si può fare finta di non vedere come non ci sia la garanzia che, in caso queste persone siano positive al Covid, sia impedito loro di salire sulle navi o sui treni del nostro territorio.

Situazione molto diversa continua ad essere tutt’oggi quella dei lavoratori non vaccinati, che fino a maggio, salvo decisioni del Governo Draghi, quello dei migliori, dovranno continuare a tamponarsi a loro spese per andare a lavorare, pur non essendoci più alcuno stato di emergenza legato alla pandemia.

Agli over 50 sarà (molto umanamente) concesso di tornare a lavorare pagando 15€ ogni due giorni, dopo settimane di mancato stipendio in cui le famiglie hanno avuto grandi difficoltà ad andare avanti.

Ancora una volta, una forzatura assurda e un prorogarsi di gravi imitazioni di diritti sacrosanti, come il diritto al lavoro, che è totalmente ingiustificata.

Si legge, su di un articolo sulla stampa del 19 marzo 2022: Via greenpass rafforzato nei ristoranti all’aperto, resta obbligatorio al chiuso ma NON PER I TURISTI che potranno entrare senza greenpass rafforzato già dal primo aprile.

Quindi per i turisti la regola del super greenpass non vale al chiuso dal 1°aprile e per gli italiani si?
Anche questa, così discriminatoria, è una regola fatta su basi scientifiche?

E invece per un lavoratore, che ha già pagato tanto dal 15 ottobre ed è stato costretto ad una vita sociale limitata, l’odissea continua.
Niente ristorante al chiuso per un non vaccinato di qualsiasi età, ma via libera senza greenpass se sei un turista.
Il covid, a quanto pare, non è uguale per tutti.

Colgo l’occasione per ricordare a tutti i cittadini che non esistono persone di serie A o di serie B, né guerre di serie A o di serie B.

E se non si chiede il greenpass agli ucraini o ai turisti, non lo si chiede neanche ai russi, agli italiani o a chiunque altro.
Perché se chi scappa da una guerra ha diritto ad un giusto sostegno, ad un abbraccio, ad un gesto buono, ne avrebbe diritto anche chi in Italia ha visto ledere per mesi i suoi diritti più elementari.

Pensate che la pandemia sia andata scemando grazie a chi si è vaccinato, ma come mai a distanza di un mese dagli ultimi titoloni catastrofici sui casi Covid, si concede a migliaia di persone di arrivare senza nessun controllo?

Almeno, se i casi dovessero nuovamente aumentare, speriamo che non diate la colpa a chi non si è vaccinato”.

Lettera firmata

 

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