La lettera, Rosignano: “Le gravi problematiche della pista ciclabile”
Livorno 4 maggio 2021
Pista ciclabile a Rosignano Solvay e le sue problematiche, la lettera di Enzo Calderone, SOS Rosignano Patrioti per Giorgia Meloni
“La più inutile e costosa progettazione e realizzazione stradale a Rosignano.
Ma vediamo nello specifico:
Il primo punto essenziale è che i nostri cari amici ciclisti raramente la percorrono, visto che spesso utilizzano la carreggiata destinata al passaggio di auto e mezzi di soccorso.
Il secondo punto è che non vi è segnaletica riguardante la velocità massima consentita, trattandosi appunto di pista ciclabile.
Questo può costituire un rischio, tenendo presente che viene percorsa anche da famiglie con bambini piccoli.
Altro punto è che:
la pista ciclabile avrebbe un senso logico se venisse realizzata in modo da consentire allo stesso ciclista di fare sport respirando aria sana e non smog allo stato puro e potersi concentrare su ciò che fa, visto che molti di loro si allenano per gare a livello agonistico, invece di doversi preoccupare di pericoli dovuti al traffico delle auto.
Ricordo che questa improbabile pista è adiacente a un parcheggio.
Un’opera faraonica durata un anno, una strada sconnessa, traffico aumentato e polvere ovunque, soprattutto nei negozi.
I commercianti, infatti, sono stati costretti a chiudere le porte dei negozi per evitare che la polvere entrasse e rovinasse la loro merce ma, nonostante questo, la polvere ha ricoperto scaffali, merce e vetrine.
Senza parlare del fatto che i mezzi di soccorso; dopo il ristringimento della strada causato dalla realizzazione della pista ciclabile, anche i mezzi di soccorso e pubblica sicurezza trovano difficoltà a passare.
L’aspetto più preoccupante riguarda i disabili. Infatti l’accompagnatore del disabile trasportato è costretto a lasciare l’auto in mezzo alla strada per far uscire il disabile, o è costretto ad invadere la pista ciclabile con la
carrozzina, per poi farlo uscire scavalcando il muretto divisorio.
Siamo favorevoli alle piste ciclabili a condizione che siano realizzate in luoghi più appropriati.
In questo caso, la pista ciclabile andrebbe realizzata sul lato mare, lasciando libera l’Aurelia”.