La posizione della Uil sul Pascoli
La Uil commenta la vicenda della chiusura del Pascoli e la manifestazione davanti al Comune di Livorno a tutela dei servizi socio sanitari della città e dei relativi posti di lavoro.
“Dinanzi alla notizia che il Comune di Livorno intende dismettere una importante struttura qualè la RSA Pascoli la risposta degli operatori non si è fatt attendere.
Una manifestazione unitaria,decisa e chiara nei suoi obiettivi.
Livorno non deve e non può rinunciare ad una struttura che ha 92 posti per cittadini nonautosufficienti e circa 140 posti di lavoro diretti e indiretti.
Se la struttura va dismessa per problemi di agibilità è responsabilità dell’amministrazione comunale garantirne la sostituzione con una equivalente di proprietà pubblica seppure con la gestione affidata a cooperative tramite bando pubblico come del resto è oggi.
Quello che non è ammissibile per la Uilfpl è rappresentato dalla possibile trasformazione in una proprietà privata o peggio ancora in uno sbriciolamento dell’utenza presso altre strutture che con garantirebbe ne il legame con le famiglie ne i livelli di occupazione.
In altre parole per la Uilfpl non è accettabile che per il tramite di 92 quote sanitarie e sociali (un budget di circa 3,5 milioni di euro/anno)si possa finanziare un investimento privato.
Un primo risultato la manifestazione lo ha comunque raggiunto: ovvero l’impegno dell’assessore a riutilizzare pienamente tutte le 92 quote sanitarie il che significa che la RSA Pascoli potrà ospitare nuovamente altri 22 anziani non autosufficienti oggi costretti alla lista di attesa.
E’ bene ricordare che questa garanzia nell’incontro del 17 ottobre non c’è stata data dall’Amministrazione e dunque l’iniziativa unitaria di Cgil-Cisl-Uil ha dato un primo importante risultato dato che il bando di appalto ripartirà dal pieno utilizzo di 92 posti letto e della piena occupazione.
Paolo Camelli segreteria provinciale UILFPL