La protesta degli ambulanti al mercatino del venerdì
Manifestazione degli ambulanti al mercatino di via allende per ricordare alle istituzioni “da noi la spesa e’ piu’ sicura”
Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti allineano i furgoni, aprono le tende e installano i banchi in segno di protesta
“Le adesioni sono state moltissime, ma abbiamo voluto limitare solo a via Allende, e quindi a 100 banchi, la manifestazione, in modo da non creare disagi alla cittadinanza”.
Marco Mainardi, responsabile livornese degli ambulanti Fiva Confcommercio Livorno espone la portata e le motivazioni della protesta che ha avuto luogo al posto del tradizionale mercatino del venerdì.
“Le richieste di Anva e Fiva sono semplici e comprensibili: chiediamo che i mercati possanolavorare, in quanto è proprio all’aperto che il rischio di contagio è minore; chiediamo la moratoria per il 2020 della regolarità contributiva (DURC) al fine di completare la procedura di rinnovo delle licenze; vogliamo un anno bianco per tasse e tributi locali e nazionali, in modo che le imprese siano in grado di ripartire”.
Simone Toschi, in rappresentanza di Anva Confesercenti, ha riaffermato tra gli applausi degli astanti lo slogan “mai più mercati chiusi” ; per sintetizzare quello che è lo spirito di un’intera categoria sull’orlo del collasso dopo oltre 400 giorni di pausa lavorativa.
“La prima necessità per gli ambulanti, come per tutte le altre imprese – dichiarano all’unisono le due associazioni – è:
ricominciare a lavorare a ritmo regolare,
ma per tamponare il drastico taglio dei ricavi nei nostri bilanci, dovuti anche ai ritardi nella campagna di vaccinazione, occorre darci respiro all’interno delle limitazioni imposte dai protocolli.
Protocolli anti contagio che abbiamo sempre rispettato e che continueremo arispettare nell’interesse di clienti, collaboratori e comunità.
Ma pretendiamo il rispetto e l’attenzione delle istituzioni, ecco perché siamo qui”.
Alle 12:00 Marco Mainardi e il presidente Anva Briguglio sono stati ricevuti dal prefetto D’Attilio, al quale hanno riportato le richieste del settore e soprattutto hanno puntato sulla necessità che anche in caso di nuove chiusure rosse ai mercati venga garantita la possibilità di restare aperti e poter lavorare.
“Il prefetto ci ha ricevuto cordialmente comprensivo del disagio, della preoccupazione e delle difficoltà estreme in cui versano le nostre imprese. Ci ha assicurato che si farà portavoce presso i livelli sovraordinati delle richieste che gli sono pervenute”.