La Rosa – Terme del corallo “si associano al simbolo del degrado politico e culturale del nostro Paese”
Livorno, 1 marzo 2018 – Giulio La Rosa, candidato nel collegio uninominale per il MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche, insieme a Francesco Berti – candidato al plurinominale Camera – hanno tenuto una conferenza stampa presso la sede del comitato elettorale del MoVimento 5 Stelle.
Avevamo deciso come luogo per l’incontro Le Terme del corallo ma, causa maltempo, abbiamo dovuto rinunciare. “La scelta originaria delle Terme -spiega Francesco Berti- serviva come metafora delle contraddizioni politiche culturali di questo Paese. Il Movimento ha da sempre posto grande attenzione alla valorizzazione del patrimonio artistico e la costante collaborazione con l’associazione Reset ed altre associazioni culturali ne è l’esempio lampante. Ricordo quindi la pulizia delle terme e lo spettacolo di luci del 2016, a cui hanno partecipato migliaia di livornesi, segno che c’è un pubblico interesse verso questa struttura
“Terme del corallo – si associa La Rosa – come simbolo del degrado politico e culturale del nostro Paese. I dati ci mostrano che i fondi del bando delle periferie non saranno sufficienti per ripristinare questa struttura visto che servirebbero almeno altri 10 milioni di euro. Le Terme del Corallo potrebbero essere un esempio virtuoso di come la cultura e il turismo che essa genera siano in grado di generare reddito e ricchezza per un’intera comunità”.
“Questo mese è stato per tutti noi impegnativo ma ricco di soddisfazioni– continua La Rosa- perché siamo stati tra la gente, ascoltando le istanze di cittadini e imprese. La gente ha bisogno di sapere che c’è un MoVimento che si occupa del territorio, che non si chiude nei palazzi ma vive quotidianamente le problematiche dei cittadini. Il nostro compito è ristabilire un rapporto sereno con gli elettori altrimenti corriamo il rischio che l’astensione diventi sempre più elevata e questo è un male per la democrazia.
Ci preme anche sottolineare che 2 giorni fa abbiamo preso un impegno preciso nei confronti dei livornesi riguardo il rilancio dei bacini di carenaggio che comporterebbe una ricaduta occupazionale sul territorio di almeno 400 unità. Abbiamo inviato agli altri candidati il documento da sottoscrivere senza però ricevere alcuna risposta formale. Anzi, in diverse discussioni pubbliche, Andrea Romano e Lorenzo Bacci hanno affermato che si tratta di un sogno irrealizzabile e fuori dalle dinamiche economiche dei tempi attuali. Ci spieghino allora perché tutte le grandi realtà portuali italiane ed europee stanno investendo decine di milioni di euro per ampliare i propri bacini di carenaggio. I loro “tempi attuali” sono forse diversi dai nostri?
Queste sono lotte politiche che non devono avere bandiere, se davvero i partiti vogliono mettere al centro della discussione politica il benessere degli italiani”