La Sinistra di Colle: “Lo scempio dei pini abbattuti a Stagno”
Stagno 11 settembre 2019 – “Continua la progressiva distruzione dell’ambiente in nome di una sicurezza che non esiste.
A Stagno (frazione di Collesalvetti), infatti sono stati abbattuti nel parco adiacente al polo scolastico contenente la scuola per l’infanzia le scuole elementari, 55 pini, senza che alla popolazione sia stata presentata, nonostante le molteplici richieste fatte dal comitato di cittadini sorto appositamente per la salvaguardia di quell’area verde, alcuna perizia di un agronomo che ne certificasse lo stato di salute.
Inoltre è stato reso impossibile al comitato stesso fare una controperizia da un consulente agronomo di parte.
Rendiamo noto che non è stata presa alcuna precauzione atta a proteggere la fauna che aveva nidificato tra i rami dei pini abbattuti, nonostante il sollecito posto al comune dalla LIPU, infatti sono caduti dentro il cantiere molti nidi, alcuni contenenti uova.
I lavori di abbattimento sono stati eseguiti senza le necessarie precauzioni, ovvero non è stata tutelata la sicurezza degli operatori impegnati nell’opera di abbattimento, avvenuta in mancanza degli essenziali presidi antiinfortunistici atti a tutelare la loro incolumità e vista la mancanza di un servizio igenico mobile all’interno del cantiere atto a garantire le vigenti regole sanitarie obbligatorie nei cantieri.
Il fatto in se è molto grave in quanto, oltre al danno fisico causato dall’abbattimento degli alberi, che componevano il maggior parco pedonale del paese, perchè, a causa della vicinanza della raffineria ENI al paese, gli alberi avevano una funzione di filtro nei confronti delle sostanze rilasciate dai processi produttivi della stessa; quindi oltre ad aver inferto un duro colpo alla salute ambientale di quel luogo già pesantemente inquinato e alle salute dei residenti, creando un danno anche al valore degli immobili privi di contigue aree verdi.
Non comprendiamo il senso di una decisione simile in un frangente storico in cui la questione ambientale è divenuta centrale da determinare unulteriore scollamento tra cittadini e istituzioni, che a quanto pare sono poco interessate ad evitare che una città senza aree verdi possa diventare oltre che una insalubre gabbia di cemento, un deserto per l’anima e la socializzazione”.
Coordinamento La Sinistra Livorno