Cronaca 22 Giugno 2019

La Sinistra: “Il caso Magna, l’ennesimo sfregio per Livorno”

Livorno – “Ciò che sta accadendo alla Magna Closures S.pA di Guasticce è l’ennesima rappresentazione plastica e muscolare di come funzioni oggi e su quali basi si poggi la produzione industriale in questo Paese intrappolato negli accordi europei asserviti al neoliberismo.

E a restare impigliati nella dinamica predatoria e parassitaria di un comparto come quello auto, che boccheggia e si allontana da qui, potendo scegliere altrove perché costa meno, restano come sempre i lavoratori, protetti dalle armi spuntate del sindacato che se arranca da una parte, scegliendo il meno peggio per sperare di non veder aumentare un’emorragia che pare invece inarrestabile a Livorno, dall’altra, alza le barricate con gli slogan, ma è privo di risposte da dare.

Quindi, bere il calice amaro o affogare?

Il pericolo più grosso è la creazione di un precedente: la deroga al contratto nazionale di lavoro espressa dalla dualità salariale imposta. Ma la cosa grave è la naturalezza con la quale si chiede un altro sacrificio in nome della produzione prendendo letteralmente ‘per il collo’ lavoratori ai quali si continuano a fare promesse mai mantenute.

In tutto questo, quali garanzie possono portare le Istituzioni? Non bastano i fondi erogati all’eccellenza di un’azienda come pretesa di rispetto per una promessa, servirebbe molto altro che non c’è.

Magna è stata definita definita tale e premiata per questo, ma chi aveva il compito di vigilare e sorvegliare? Le istituzioni, che purtroppo in Toscana come altrove, non esercitano con imparzialità il loro ruolo indossando un doppio abito che ha i colori marcati della politica, che con una mano dà e con l’altra toglie per restare in sella immutabile.

La desertificazione industriale di Livorno sta tutta qui, nella selva di accordi stipulati per decenni che ha salvato solo alcuni ma non tutti, e il cerchio si stringe sempre di più nei numeri per chi vince, mentre si allarga per chi perde.

Mancano le regole necessarie per proteggere un territorio che è fatto di persone, non provvedere a proteggerle, significa diventare complici, mentre ci avviciniamo velocemente alla data delle elezioni regionali e tutto sembra restare immobile.

‘La Sinistra’ voleva portare questa battaglia in Europa, ma hanno vinto dinamiche più forti che seppure apparentemente politicamente contrapposte, coincidono nel metodo e negli obiettivi: rispettare le leggi del mercato e della finanza, non quelle che garantiscono dignità e rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori”

Comitato promotore ‘La Sinistra Livorno’