La visita di Renzi e il caso Piombino, Le reazioni politiche
La visita di Matteo Renzi a Donoratico/Bolgheri e la contestazione di alcuni operai ex Lucchini ha aperto il dibattito tra le forze politiche. Riportiamo qui alcune dichiarazione.
Enrico Rossi (Articolo 1 Mdp) : “Credo che occorrano politiche più forti ed incisive e che il Governo debba tutelarsi rispetto a fenomeni di abbandono industriale. Così a Piombino dobbiamo garantirci, memori degli errori compiuti in questa vicenda, nei confronti di chi prenderà in carico le acciaierie, perché non ci ritroviamo in queste condizioni”.
È la posizione che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha espresso a Roma nel corso dell’assemblea nazionale della siderurgia “Fondiamo il futuro” organizzata dalla Fiom presso la sede nazionale della Cgil.
Rossi ha detto di aver apprezzato ciò che hanno fatto i ministri De Vincenti prima e Calenda adesso, ma ha ricordato che nazioni come la Francia hanno approvato legislazioni per tutelarsi rispetto a piani industriali presentati da imprenditori in un settore che è strategico per ogni politica industriale.
Quanto alle prospettive, Rossi ha osservato che “Piombino ha diritto a trovare un imprenditore che torni a produrre acciaio, perché ha le maestranze giuste, un ambiente più sostenibile rispetto ad altri siti, ed una storia millenaria” e ha poi ammonito che “se ciò non avvenisse significherebbe che si vogliono fare soltanto profitti sui laminatoi” e ancora che Piombino non può vivere di solo turismo, concludendo con un “hai voglia a mettere ombrelloni lungo il canale”.
“In sette anni – ha poi aggiunto – ho visto quattro imprenditori interessati a rilevare le acciaierie e sono stato amico di tutti e parente di nessuno. Quindi posso dire che i ritardi con cui Rebrab sta arrivando ad un accordo per la cessione, stanno mettendo in enormi difficoltà migliaia di lavoratori. E forse a gennaio riusciremo, grazie all’impegno che abbiamo messo nel recuperare i 30 milioni di euro, una “limosina” di 500 euro ai lavoratori che sono a casa senza occupazione. Per questo dico che il Governo non deve limitarsi a riunire tavoli e indire gare. Mi pare questo il problema politico serio che abbiamo di fronte e di cui le forze politiche dovrebbero discutere”.
Rossi, nel pomeriggio di ieri ha poi aggiunto: “In relazione alle affermazioni apparse questa mattina su alcuni organi di stampa e attribuite all’ex presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dichiara: “Il progetto industriale presentato dall’imprenditore Issad Rebrab è stato scelto attraverso una regolare procedura di gara del Ministero dello Sviluppo Economico, sulla quale non ho avuto alcuna influenza. Le affermazioni su Piombino, così come riportate dai giornali, meritano una sola risposta: la querela. Ne sono dispiaciuto ma su questa materia non si scherza e non sono ammessi equivoci”.
Anche il PD, incidentalmente, è intervenuto sul tema Piombino: ” Martedì 28 novembre il Segretario nazionale del PD Matteo Renzi ha deciso di dedicare una tappa del suo tour nella provincia di Livorno, ad una delle eccellenze nazionali della produzione vitivinicola, la Tenuta San Guido di Bolgheri. Azienda che impiega oggi 170 lavoratori e che con la produzione del Sassicaia è simbolo di questo territorio e del nostro Paese a livello internazionale. Nella sua visita Renzi si è soffermato sui temi centrali per le imprese, tra cui le difficoltà di accesso ai finanziamenti europei per le grandi aziende”. Il sindaco di Castagneto Carducci “Sandra Scarpellini ha colto l’occasione per porre di nuovo il problema del Fondo di Solidarietà che penalizza fortemente i comuni costieri. Il segretario, appena sceso in stazione, si è soffermato alcuni minuti anche con i rappresentanti della Cooperativa Parco del Mulino di Livorno, realtà dalla quale ha preso le mosse la Conferenza Programmatica territoriale del PD Livornese, che hanno avuto modo di presentare le iniziative di inclusione sociale su cui stanno lavorando. Nel tragitto tra la stazione di Castagneto-Donoratico e quella di Pisa-San Rossore, il segretario nazionale ha infine incontrato una delegazione di lavoratori delle acciaierie di Piombino, dopo che un piccolo drappello di facinorosi autodefinitisi fascisti aveva ottenuto lo scopo di inquinare la piazza e di non permettere a Renzi di parlare con i manifestanti di Aferpi presenti. Matteo Renzi – ha dichiarato il Coordinatore territoriale Bacci – ha dimostrato grande attenzione ai punti di forza del nostro territorio ma anche alle situazioni di difficoltà che riguardano la provincia livornese. Ennesima dimostrazione – ha proseguito Bacci – di quanto il tema del lavoro rimanga centrale nel programma che ci condurrà alle politiche del 2018”. Il comunicato non ha fatto invece riferimento alla presenza del consigliere regionale Francesco Gazzetti.