L’albero di Natale nel parcheggio dei disabili, “una questione di rispetto”
Calambrone 3 gennaio 2019 – “Disabilità, “una questione di rispetto”, la segnalazione di un nostro lettore: “Sono un cittadino livornese, mi sono recato alla Stella Maris al Calambrone per delle visite ed ho trovato la vera sorpresa di Natale, un albero addobbato nel bel mezzo del parcheggio dei disabili.
So che tra poco le feste natalizie termineranno però vorrei segnalare ugualmente il fatto.
L’albero di natale “incriminato” si trova in una piazza dedicata a parcheggio davanti ad un cancello di ingresso di un reparto della Stella Maris, ora mi domando in tutta la piazza non c’era altro posto dove posizionarlo? Doveva essere messo proprio sul parcheggio disabili accanto ad un cancello di ingresso?
Io non so chi abbia messo in quel luogo l’albero di Natale, se lo abbia posizionato il Comune o altri, fatto sta che a livello personale la cosa mi ha dato parecchio fastidio.
E’ anche vero che la piazza dove parcheggiare è grande e che in questo periodo dell’anno non c’è certo il pienone di autovetture infatti, ho potuto parcheggiare tranquillamente altrove ma il problema resta.
Un disabile con tutte le difficoltà del caso deve essere accompagnato lungo un percorso più lungo creando disagio e difficoltà, inoltre pensate che le aree per disabili hanno per legge uno spazio dedicato alla manovra per una sedia a rotelle, spazio che non hai quando parcheggi in un normale posto per tutti.
Basta un’ auto accanto alla mia e far salire il disabile su una carrozzina diventa impresa ardua quindi, sei costretto a lasciare la persona disabile sulla carrozzina in mezzo alla strada, spostare dal parcheggio l’auto, scendere dal mezzo per fare tutte quelle operazioni necessarie ed una volta terminate ripartire.
Dal momento che questo albero di Natale è posizionato in un parcheggio per disabili vicino ad una struttura ospedaliera dedicata in prinipal modo alla disabilità, gradirei da chi ha scento proprio quel posto un poco di rispetto.
Essere disabili o avere persone disabili non è certo una scelta, abbiamo lottato e continuiamo a lottare tutti i giorni per dei diritti basilari, non ce li togliete, le nostre difficoltà anche se pur piccole non sono mai come quelle delle persone normodotate”.