L’Aamps “toglie di impaccio” ambulanti e vigili
Il trasferimento degli ambulanti di piazza Garibaldi è stato rimandato a causa di alcuni cassonetti non spostati. L’operazione sarà forse riproposta questa mattina.
Le premesse per una mattinata molto tesa in piazza Garibaldi vi erano tutte: ambulanti non felici di essere spostati, vigili urbani inviati a garantire la buona riuscita dell’operazione, negozianti di scali delle cantine arrabbiati ed infine pure il sindacato USB a protestare contro il trasferimento. E invece non è successo nulla, per “colpa” o “merito” dell’Aamps, che non ha spostato dei cassonetti.
Ricostruiamo la vicenda con ordine. Gli ambulanti di Piazza Garibaldi – la cui attività è regolarmente autorizzata ed esiste da 30 anni – si devono trasferire dal centro della piazza al marciapiede di fronte ad essa, a ridosso dello specchio d’acqua della Fortezza Nuova. Lo ha deciso il Comune, suscitando le proteste degli ambulanti (costretti in uno spazio angusto) e del loro sindacato, l’USB. Il nuovo spazio destinato agli ambulanti è però parzialmente occupato dai cassonetti dell’Aamps, che venerdì mattina non erano stati ancora spostati, motivo per cui tutto è rimasto come era.
Ma i cassonetti che fine faranno? Qui nasce l’altro problema: i contenitori per la spazzatura verranno spostati di qualche metro all’inizio di Scali delle Cantine. In quel tratto verranno anche riservati degli spazi per lo scarico merci e i mezzi degli ambulanti. I negozi che danno sul quel tratto di strada, tra cui anche il ciclista Passuello si troveranno quindi davanti alle loro vetrine i cassonetti, i parcheggi riservati agli ambulanti e perderanno inoltre posti auto magari utilizzabili dai clienti.
Una soluzione che sembra scontentare tutte le parti in causa, solo col motivo di rendere maggiormente fruibile ai cittadini la piazza. Una piazza e un quartiere – a partire da via Terrazzini – che ha ben altri problemi da risolvere (anche se non di stretta competenza comunale).
La mattinata di tensione di ieri è stata scongiurata, ma sembra che un secondo tentativo di attuare l’ordinanza verrà fatto proprio stamattina, motivo per cui il sindacato USB ha confermato di esser presente per manifestare la propria opposizione al progetto.