Porto
19 Gennaio 2018
A proposito di Compendio Bacini
L’intervento di Sergio Landi sulle riparazioni navali, la banchina 75 e sui ritardi nel creare posti di lavoro
“La incompiuta, incresciosa, inquietante storia della Gara per il Compendio Bacini è lo specchio di una città alla deriva dove tante cose cominciano (Darsena Europa, privatizzazione Porto Livorno 2000 ecc.) e nessuna va in porto.
La Politica quando non è compiacente della confusione e dei ritardi è debole e balbuziente. L’ultimo atto è la destinazione della Banchina 75 (destinata dal Piano del Porto agli Allestimenti) ad ormeggio temporaneo, ovvero infinito, delle “barchette”.
In un colpo tutto lo specchio acqueo tra le banchine 75 e 76 (salvo problematiche tecniche ulteriori) cambia destinazione rispetto alle previsioni di Piano, viene sottratta ai contenuti del bando gara bacini e crea una dispar condicio tra i concorrenti alla gara che hanno da tempo fatto pervenire interesse a partecipare.
Colpa del Presidente dell’Autority che si è trovato catapultato in un groviglio dove regnano interessi privati e confusione pubblica ?
Sono propenso a ritenere che l’Ing Corsini sia “parte lesa” da molti attori (compreso qualche consigliere). Ma per questo non può limitarsi a guardare l’evolversi degli eventi.
Vertenza Livorno ha fatto tutto quello che l’impegno civico poteva consentire (presidi, incontri, lettere di denuncia all’ANAC ed al Presidente del Tribunale) perché la faccendaccia uscisse dalle nebbie e dai sospetti (è possibile che in 7 mesi il CTU nominato dal Tribunale quale esperto “super partes” non sappia ancora che pesci prendere ?).
Il sottoscritto ha ritenuto dovere civico di depositare un Esposto alla Procura della Repubblica. C’è una gara bandita che non viene conclusa perché la sua esecuzione viene ostacolata e sono ostacolati tutti gli atti (prelievo della nave Urania dal Bacino galleggiante, suo ripristino nelle condizioni di efficienza nelle quali fu affidato “provvisoriamente” ad Azimut/Benetti) che la renderebbero più spedita. I fatti sono Noti e sono Noti gli Attori.
Le conseguenze sono evidenti: un provvedimento “provvisorio” di affidamento di aree, banchine e strutture, prosegue con danno alla trasparenza della PA ed all’Erario (trattandosi di beni pubblici) ed una opportunità di sviluppo della città in un settore evolutivo come la navalmeccanica e le riparazioni rimane al palo quando qualche centinaio di lavoratori potrebbe essere fatto uscire dalla precarietà e dalla disoccupazione. Già ma anche sul versante del controllo e della sicurezza del lavoro da quelle parti sembra che la “vigilanza” sia distratta mentre prosperano le Agenzie interinali di collocamento dei lavoratori escort (a chiamata)”.
Sergio Landi