Lavoratori a partita iva: “Senza incasso non c’è sopravvivenza. Gli aiuti statali non bastano”
Livorno 20 marzo 2020 – Situazione di chi lavora a partita iva. Racconta Luca, che ha un’attività in piazza XX Settembre:
“Prima la salute e poi tutto il resto, certo.
Ma il problema è che non abbiamo alcun tipo di sussidio statale in questo momento di crisi e dovremo fare una rincorsa per riuscire a prendere le famose 600 euro, perché i fondi sono limitati e verranno divisi per regione.
Le domande non possono essere ancora presentate: passeranno settimane prima di vedere questa somma. Si parla dello sconto del 60% sull’affitto di marzo, ma le partite iva hanno bisogno di soldi adesso perché le attività sono chiuse e quindi non entra un euro in cassa.
Oggi il commercio è totalmente diverso da come era negli anni Ottanta: non è più un’attività redditizia come una volta. Senza incasso non c’è reddito e quindi non c’é sopravvivenza. Non è un problema solo mio e della mia attività: le partita iva in Italia sono oltre 5 milioni”.