Lavoro nero, sospensione dell’attività per un commerciante egiziano
Livorno, 2 ottobre 2019 – Lavoro “nero”: sospensione dell’attività per un commerciante a Cecina.
Vendeva prodotti agricoli a Cecina, con orari di apertura molto ampi e un’esposizione che non passava inosservata. Eppure, dal riscontro dei dati in possesso alle fiamme gialle della Tenenza di Cecina non risultava aver assunto lavoratori subordinati.
I finanzieri, insospettitisi, hanno avviato un controllo fiscale nei confronti del commerciante e, all’atto dell’accesso nell’esercizio, hanno scoperto che i due unici dipendenti, addetti alla vendita, due ventenni egiziani, lavoravano “in nero”.
La normativa in materia prevede che l’impiego di personale senza contratto in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti presso un esercizio sia sanzionato con la sospensione dell’attività imprenditoriale. Provvedimento, nel caso di specie, adottato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che può essere revocato solo in caso di regolarizzazione dei collaboratori e contestuale pagamento della sanzione.
Il commerciante, anche lui egiziano, dovrà versare all’Erario 20 mila euro.